(di Hassen Houicha)
ALGERI - Il presidente algerino Abdelmadjid Tebboune ha espresso il suo pieno sostegno alla decisione di adottare l'inglese come lingua di insegnamento nelle facoltà di medicina del paese, in sostituzione del francese, difendendo con forza questa iniziativa. La riforma, annunciata dal ministero dell'Istruzione superiore e della Ricerca scientifica, entrerà in vigore dall'anno accademico 2025-2026.
Il 24 aprile, durante una visita a Béchar, capitale del sud-ovest del Paese, Tebboune ha inaugurato una nuova facoltà di medicina presso l'Università Mohamed-Tahri, la prima struttura di questo tipo in una provincia sahariana.
In un incontro con studenti e docenti, il leader algerino ha sottolineato che l'inglese è già utilizzato nei testi accademici dal 2022 e ha evidenziato l'importanza di questa scelta per allineare il sistema educativo alle nuove tecnologie.
La transizione verso l'inglese avverrà in modo graduale. Il governo algerino sta investendo nella formazione dei docenti per garantire un passaggio efficace e migliorare la qualità dell'istruzione, con l'obiettivo di favorire l'integrazione dell'Algeria nel panorama scientifico internazionale.
La riforma si inserisce in un più ampio processo di cambiamento linguistico in Algeria, dove l'inglese continua a guadagnare terreno a scapito del francese. Già nel 2022, il governo di Algeri ha introdotto l'inglese nell'istruzione primaria, rendendolo obbligatorio per tutti gli alunni a partire dal terzo anno della scuola elementare.
Da quando il Paese ha ottenuto l'indipendenza da Parigi, il 5 luglio 1962, le scienze mediche hanno continuato a essere insegnate in lingua francese in tutte le facoltà, che oggi sono 17.
La decisione giunge in un contesto di crescenti tensioni tra Algeria e Francia e di una crisi diplomatica senza precedenti tra Parigi e la sua ex colonia nordafricana, descritta come la più grave nella storia dei due Paesi. La disputa riguarda questioni legate al passato coloniale della Francia in Algeria, oltre che alla migrazione e alla questione del Sahara occidentale.
Come è noto, l'Algeria, ex colonia francese, è considerata uno dei maggiori Paesi al mondo ad utilizzare la lingua di Molière, dopo la Francia e la Repubblica Democratica del Congo, secondo un rapporto dell'Organizzazione internazionale della Francofonia.
Secondo osservatori, la lingua di Molière sta assistendo a un significativo declino nella scena ufficiale algerina, che si è accelerato dopo il movimento popolare che nel 2019, con il sostegno delle forze armate, aveva rovesciato l'ex presidente, il defunto Abdelaziz Bouteflika.
Successivamente alle proteste, diversi dipartimenti ministeriali hanno vietato l'uso del francese nella corrispondenza e nelle attività ufficiali, come la cultura, la formazione professionale, la Gioventù e lo Sport e il lavoro e l'occupazione, mentre il ministero della Difesa utilizza solo l'arabo e l'inglese.
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