MARRAKECH - Giro di vite su riad e hotel di Marrakech. Il prefetto della regione, Farid Chourak, ha messo i sigilli a 31 stabilimenti. Una chiusura temporanea di tre mesi per "mancato rispetto delle normative vigenti". Porte chiuse dunque nel periodo di maggiore affluenza turista in città, con l'obbligo in più di pagare i salari dei dipendenti anche durante il periodo di chiusura.
Durante i controlli delle ultime settimane, eseguiti da rappresentanti delle autorità locali, del consiglio comunale e della questura, sono emerse violazioni flagranti quali "il mancato rispetto degli orari di chiusura", "il disturbo dei residenti locali", "la vendita di bevande alcoliche senza autorizzazione", nonché "comportamenti lesivi dell'immagine della città e del suo settore turistico". Un colpo durissimo per il turismo in città, anche perché lamentano alcuni gestori di riad, "è sempre più difficile ottenere le licenze per l'alcol, per avere il permesso possono volerci anni oltre che molte migliaia di dirham".
Il provvedimento di chiusura, secondo quanto comunicato dalla prefettura, è arrivato dopo avvertimenti e quando a un secondo controllo, nulla sembrava cambiato. Ora, qualsiasi recidiva, avverte il prefetto, "comporterà la chiusura definitiva dell'esercizio, accompagnata da sanzioni legali".
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