"Ciao Barbara ci vediamo a
settembre, ah no...": Pio e Amedeo hanno messo il dito nella
piaga e ironizzato sul palco di Marateale su Barbara D'Urso il
cui programma Pomeriggio 5 a sorpresa non è stato confermato nel
palinsesto di Canale 5 per la ripresa autunnale. La conduttrice
qualche sera prima era stata premiata sullo stesso palcoscenico
e il duo comico pugliese, famoso per essere anticonformista e
diretto, non ha mancato di lanciare frecciatine.
"Quando Nicola Timpone - il direttore del festival, ndr - ci
ha invitati annunciandoci un premio ci sembrava davvero tanto,
troppo, la prima sera c'era stato Giancarlo Giannini, poi Carlo
Verdone, troppo per noi, ma quando abbiamo visto anche il nome
di Barbara D'Urso, ci siamo detti 'se premiano porci e cani va
bene che ci siamo anche noi'", hanno detto i due cabarettisti
foggiani, annunciando tra l'altro ad ottobre la tournée teatrale
in tutta Italia, "40 date, una per ogni nostro anno".
Frecciatine alla D'Urso motivate così: "Si scherza, Barbara,
ma tanto lo sanno tutti che non ci vogliamo bene, ma almeno noi
lo diciamo, non siamo come quelli dello spettacolo che vanno in
giro e dicono 'Barbara sei grande', noi ci mettiamo la faccia,
potete fare anche i video" hanno detto rivolti al pubblico.
Scatenati, soprattutto Amedeo Grieco mentre Pio D'Antini cercava
di essere più diplomatico. "Ma quanto è stato bello quando Pier
Silvio le ha detto no?" ha incalzato Amedeo ridendo. "Noi
misuriamo la grandezza di questi personaggi da come si mettono
in gioco. Ad esempio - ha detto Pio - Maria De Filippi da noi si
è sempre fatta mettere in mezzo, quindi la grandezza di una
personalità si vede anche da questo. Io penso che la D'Urso sia
intelligente e quindi salutiamo a Barbara". E dopo un secondo,
Amedeo ha detto "Falso".
A premiarli è stato Lino Banfi, pugliese come loro. Pio e
Amedeo conoscono a memoria i suoi film e lui li sente un po'
come eredi. "Non è che li voglio proteggere, sono bravi, mi
piacciono da morire. In Puglia, come qui in Basilicata, non
abbiamo avuto una tradizione teatrale come Eduardo per i
napoletani. Ce la dobbiamo creare, io ho aperto la strada come
ha ricordato con sincerità Checco Zalone, e ora loro due".
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