Crescono di ora in ora le
polemiche e la tensione a Potenza, dove domani pomeriggio, con
calcio d'inizio alle ore 18.30, si giocherà Sorrento-Avellino,
gara valida per la 37/a e penultima giornata del girone C di
serie C: ai biancoverdi avellinesi manca un solo punto per
festeggiare la promozione in serie B. La tensione e le
preoccupazioni per il rischio incidenti riguardano i pessimi
rapporti tra i tifosi dell'Avellino e quelli del Potenza,
protagonisti il 10 novembre scorso nel capoluogo lucano di
alcuni scontri che una settimana fa hanno portato all'emissione
del Daspo per due tifosi campani.
Nelle ultime due stagioni, a causa dell'indisponibilità dello
stadio Italia di Sorrento, i costieri disputano le proprie
partite interne al Viviani di Potenza, che ha una capacità di
circa cinquemila persone. Dopo giorni segnati da polemiche via
social tra le tifoserie, il Casms (Comitato analisi sicurezza
manifestazioni sportive) ha disposto che per i tifosi avellinesi
vi siano a disposizione mille biglietti, acquistabili solo da
residenti nella provincia di Avellino, possessori di fidelity
card. L'arrivo dei mille tifosi biancoverdi e la possibilità che
comunque ne giungano molti altri senza biglietto renderà
necessaria la presenza a Potenza di numerosi agenti delle forze
dell'ordine.
La decisione sta quindi creando molta tensione sia tra i
tifosi avellinesi che avrebbero preferito una trasferta libera
per festeggiare in migliaia nel capoluogo lucano - distante meno
di 140 chilometri - l'ormai quasi certa promozione in B sia tra
i tifosi potentini che potrebbero addirittura rinunciare a
seguire la propria squadra nella trasferta di Latina (in
contemporanea, domani, alle ore 18.30) per restare nei pressi
del proprio stadio. Non a caso, nei giorni scorsi, all'esterno
del Viviani e in altre zone della città sono stati esposti
striscioni con la scritta: "A Potenza non si festeggia", con
evidente riferimento alla rivalità con la tifoseria avellinese.
Inoltre, le polemiche riguardano le disposizioni delle
settimane precedenti emesse dalle autorità di pubblica sicurezza
che hanno negato la presenza al Viviani e al vicino stadio di
Picerno (paese a 20 chilometri da Potenza, la cui squadra gioca
nello stesso girone C della serie C) ai tifosi del Cerignola e
del Monopoli, altri "rivali" della tifoseria potentina. Gli
stessi supporter del Potenza, sempre per ragioni di ordine
pubblico riferiti alla gara di andata del 10 novembre (quando
rimase ferito anche un poliziotto), il 24 marzo scorso, non
hanno potuto seguire la trasferta di ritorno ad Avellino.
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