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Teatro, al via ciclo sperimentale per giovani a rischio

Teatro, al via ciclo sperimentale per giovani a rischio

Iniziativa a Napoli dell'Unione Giovani Penalisti

NAPOLI, 19 dicembre 2020, 16:21

Redazione ANSA

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È partito il ciclo di incontri di teatro sperimentale destinato ai minori della periferia di Napoli, promosso dall'Unione giovani penalisti nell'ambito del progetto "Arte, teatro e musica come strumento di contrasto alla devianza minorile". Ad inaugurare la lezione da remoto sul teatro è stata l'attrice Giovanna Rei. I destinatari del ciclo di incontri sono ragazzi di età compresa tra i sedici e vent'anni della periferia orientale di Napoli a rischio di esclusione sociale indirizzati al Centro della Gioventù. "Il teatro è vita, contatto, cultura, socialità, attualmente penalizzato e sospeso per l'emergenza in corso, che sta purtroppo azzerando la socialità e l'identità", ha detto Giovanna Rei durante la prima sezione. Sono po' preoccupata - aggiunge l'attrice - per i giovanissimi che non hanno la ratio per comprendere che viviamo solo un momento difficile ma presto torneremo a riabbracciarci. Mi auguro che questi danni verso i minori saranno riparabili: io ed altri colleghi pensiamo che il teatro abbia un grande potere di guarigione. Oggi iniziamo da remoto per preparare i giovani a quello che verrà dopo. Il mio maestro Renato Carpentieri diceva che per ben recitare bisogna sporcarsi, immergersi nella terra e nei sentimenti. Noi ci stiamo lavorando".
    "È indispensabile - ha sottolineato l'avvocato Gennaro Demetrio Paipais, presidente dell'Unione Giovani Penalisti di Napoli - rafforzare attività educative attraverso il teatro, la musica e l'arte, soprattutto in un momento storico emergenziale, affinché il disagio dei territori a rischio non si traduca in devianza".
    "Siamo ben lieti - conclude Fortuna Giustiniani, presidente della Onlus Centro della Gioventù - che un'attrice di caratura internazionale possa dedicare la sua esperienza ai nostri ragazzi che attraverso questa esperienza potranno arricchire il loro bagaglio culturale visto le poche opportunità offerte dalle istituzioni. Offrire oggi queste occasione è un gesto di generosità per le costruzioni di una società che si incammina verso un mondo migliore".
   

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