Uniti nella protesta perchè
"vittime" di processi di reindustrializzazione mai decollati in
un territorio difficile come il Casertano, i lavoratori delle
aziende Softlab e Orefice, tutti ex dipendenti della
multinazionale Jabil, dopo i cortei e i presidi del 26 e 27
settembre, si appellano ancora una volta alle istituzioni e
preannunciano un nuovo corteo per le strade del capoluogo
Caserta per il 2 ottobre.
I lavoratori Softlab chiedono il pagamento di tre stipendi
arretrati e certezze sul futuro, visto che dopo essere passati
da Jabil a Softlab, continuano comunque a fare cassa
integrazione (scade a dicembre) come gà la facevano nella
multinazionale americana, senza essere impegnati in progetti
produttivi; peggio se la passano i 23 ex Jabil passati
nell'azienda sarda Orefice, che hanno prima rifiutato un
trasferimento in Sardegna nonostante il patto prevedesse un
impiego nel Casertano o al massimo nel Napoletano, e sono stati
poi licenziati e sono oggi senza lavoro.
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