Verrà consegnato domani a Casal di
Principe (Caserta) il premio nazionale don Diana con le menzioni
intitolate al sacerdote ucciso 30 anni fa dalla camorra. La
cerimonia a casa Don Diana, bene confiscato sede del Comitato
che porta il nome del sacerdote martire, in occasione del «don
Diana day», perché il 4 luglio è il giorno in cui don Diana
avrebbe festeggiato il suo 66esimo compleanno.
Annunciato il 21 marzo, primo giorno di primavera, il premio
quest' anno sarà consegnato a Savina Pilliu, che insieme alla
sorella Maria Rosa, si è opposta, in Sicilia, "alle speculazioni
edilizie di clan e imprenditori collusi che volevano portarle
via la casa". La loro è una storia di donne forti, coraggiose,
una storia di resistenza e di dignità. Premio anche a Renato
Nitti, procuratore della Procura di Trani "per la sua dedizione
al lavoro in opposizione alla corruzione e per la difesa
dell'ambiente, sempre al servizio della comunità, sempre in
ascolto, alla ricerca della verità, senza compromessi,
coniugando giustizia e umanità". E a Fabrice Rizzoli,
giornalista e attivista francese che "ha saputo prendere per
mano il dolore dei familiari delle vittime innocenti delle mafie
d'oltralpe trasformandolo in impegno e preziosa testimonianza
capace di oltrepassare i muri dell'indifferenza".
Le menzioni speciali saranno consegnate all'Associazione di
volontariato Avis for Kenyan, per il loro intervento medico a
favore delle popolazioni, soprattutto bambini del Kenya,
restituendo loro vita e sorrisi; ad Anna Motta e Giuseppe
Paciolla, genitori di Mario, cooperante ucciso in Colombia, per
la loro continua ricerca della verità, senza sconti, senza
nascondimenti, e a Giuseppina Casarin, musicista veneziana che
ha fondato il coro Voci dal mondo che integra musiche e persone,
storie e racconti, colori ed etnie dentro un viaggio corale di
sentimenti e di passioni.
Nell'anno del conflitto mediorientale, gli organizzatori
hanno poi voluto dedicare un premio speciale al Rabbino Gad
Piperno e all'Imam Izzedin Elzir, entrambi di Firenze, perché
nel momento del dolore si sono tenuti per mano lanciando un
messaggio di fratellanza tra i popoli.
Il premio, opera dell'artista Giusto Baldascino e istituito
nel 2011 dal Comitato don Peppe Diana, dal coordinamento
provinciale casertano dell'associazione Libera e dalla famiglia
del sacerdote ucciso il 19 marzo del 1994, consiste in una vela
versione in miniatura del monumento presente nel Parco cittadino
di Casal di Principe dedicato a don Giuseppe Diana.
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