Dopo mesi di trattative, l'Eav ha
raggiunto un accordo con le organizzazioni sindacali (Cgil,
Cisl, Uil, Ugl, Cisal) della Direzione Trasporto Autolinee.
L'intesa mira a innalzare i livelli di produttività e presenza a
lavoro del personale di guida, attraverso nuove regole per la
composizione dei turni e forme di incentivazione legate ai turni
più disagiati.
"L'accordo, di carattere sperimentale, è stato raggiunto con
fatica, superando i forti contrasti che a fine novembre avevano
portato l'Azienda a richiedere l'intervento della Prefettura.
Esso consentirà, in breve tempo e senza costi aggiuntivi, di
incrementare l'offerta di servizi di Trasporto Pubblico Locale
nell'area metropolitana di Napoli", si sottolinea in una nota.
I punti principali dell'accordo sono i seguenti: innalzamento
del nastro orario lavorativo sino ad un massimo di 10 ore e 30,
per garantire una maggiore flessibilità e copertura del
servizio; incremento delle giornate di ferie; organizzazione dei
turni spezzati, con una struttura che favorisce i weekend
liberi; incentivi per la riduzione delle assenze, con una tantum
ai lavoratori più presenti;
bonus economici per i turni disagiati, serali, festivi e
notturni.
Commenta il presidente di Eav, Umberto De Gregorio: "Questo
accordo modifica profondamente l'organizzazione del lavoro degli
autisti di bus, prevedendo la necessaria contropartita
economica, con l'obiettivo di garantire un servizio efficiente
ai cittadini. Oggi anche al sud è difficile reclutare autisti di
bus. Dobbiamo rendere questo lavoro più accattivante per i
giovani, ad esempio introducendo bonus per i turni serali e
festivi ed una migliore conciliazione tra la vita dei nostri
lavoratori ed il lavoro. Questo accordo ci aiuta ad affrontare
le sfide del futuro. Abbiamo ottimizzato i turni, in particolare
quelli scolastici, e portato il nastro lavorativo a 10 ore e 30
minuti. Questo ci consente di trovare un migliore equilibrio tra
le esigenze della cittadinanza e ed i turni dei nostri autisti.
Per ottenere questo risultato, abbiamo utilizzato, tra i primi
in Italia, i nuovi strumenti previsti dal rinnovo del contratto
nazionale di lavoro".
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