Rendere ancora più efficace e
sistematica l'azione di contrasto patrimoniale alla criminalità
economica e organizzata: è l'obiettivo del memorandum sulla
confisca dei patrimoni illeciti sottoscritto tra il procuratore
generale presso la Corte d'Appello Aldo Policastro, e il
comandante regionale della Campania della Guardia di Finanza,
generale di divisione Alessandro Barbera.
Contestualmente è stato istituito un tavolo tecnico, cui
prenderanno parte il procuratore generale, i magistrati addetti
al settore delle esecuzioni penali della Procura Generale della
Repubblica, il comandante e gli ufficiali del Nucleo di Polizia
Economico-Finanziaria di Napoli che avrà il compito di procedere
all'esame delle sentenze passate in giudicato implicanti
l'esecuzione di provvedimenti di confisca dei beni.
"Alimentata dagli ingenti profitti generati dalla criminalità
organizzata, - ha dichiarato il procuratore Policastro - spesso
riciclati attraverso un sistema finanziario parallelo, la
disponibilità di patrimoni illeciti continua a rappresentare una
minaccia per l'integrità dell'economia e della società, che
erode le fondamenta dello Stato di diritto". "L'accordo
sottoscritto si propone di rendere più sistematico il
monitoraggio patrimoniale dei soggetti condannati allo scopo di
assicurare che la condanna definitiva per un reato che abbia
prodotto vantaggi economici sia sempre seguita dalla confisca
dei beni ingiustamente sottratti alla collettività".
"L'accordo con la Procura Generale presso la Corte d'Appello di
Napoli - ha aggiunto il generale Barbera - assicura la confisca
in sede esecutiva dei patrimoni riconosciuti di origine illecita
con sentenze passate in giudicato. A tal fine la Guardia di
Finanza svilupperà azioni mirate di analisi valorizzando il
proprio patrimonio informativo in armonia con la propria
funzione esclusiva di polizia economico-finanziaria, al fine di
salvaguardare le libertà economiche e di mercato a tutela dei
cittadini e delle imprese".
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