Ancora un caso di discriminazione nei confronti di un bambino autistico: questa volta è successo nei Quartieri Spagnoli di Napoli dove, secondo quanto riferisce la nonna del piccolo, il nipote sarebbe stato allontanato durante uno spettacolo teatrale dallo staff del teatro.
La donna si è rivolta al deputato di alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli che stamattina ha diffuso una nota per denunciare l'episodio. "Durante lo spettacolo", spiega la donna in una nota diffusa dal parlamentare, "mi è stato chiesto più volte di accomodarmi fuori con il bambino poiché a loro dire infastidiva gli altri ragazzini. Mio nipote non solo era tranquillo ma anche appassionato all'evento. La motivazione dello staff del teatro è stata quella che mio nipote aveva in mano un telefono privo di suoneria e per loro poteva essere un motivo di distrazione per gli altri bambini. Ci siamo accomodati nella sala d'attesa del teatro, aspettando che l'evento terminasse. Ora il personale scolastico testimone dell'accaduto e la preside stessa stanno prendendo provvedimenti in merito. Credo sia doveroso rendere pubblico quanto accaduto perché ci sono tante discriminazioni contro i bambini autistici".
"Ci metteremo in contatto con la direzione del teatro e con i vertici scolastici per capire cosa con precisone sia avvenuto, - dichiara Borrelli - tanti proclami, tanti post di solidarietà, tante belle parole spese in difesa e a sostegno dei bambini speciali che poi nella quotidianità fanno a cazzotti con ciò che avviene realmente. Se a qualcuno disturbano i modi di fare di un bambino autistico, a noi disturbano molto certe ipocrisie e quei comportamenti disdicevoli che ledono la dignità di una persona". L'episodio richiama alla mente esattamente un anno fa ad Afragola, in provincia di Napoli, in cui un ragazzino autistico venne allontanato dalla preside durante un evento in palestra organizzato per celebrare la giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo. La scena venne ripresa in video e le immagini, che ritraggono il ragazzo, ora 12enne, seduto accanto all'insegnante di sostegno sono chiarissime: dall'audio si percepisce che pronuncia i tipici suoni ripetitivi e incontrollabili di chi è afflitto dalla sindrome autistica.
"Suoni di gioia", vennero definiti da chi conosce il ragazzino, che si mostra felice e sorridente per quel momento di socialità, però, evidentemente, percepiti come un fastidio dalla preside che la si sente mentre invita la docente a prenderlo per mano e ad accompagnarlo fuori dalla palestra. In quell'occasione il ministro dell'istruzione Giuseppe Valditara dispose un'ispezione e si tenne anche un incontro per fare luce sulla vicenda, negli uffici del provveditorato degli Studi di Napoli, tra la mamma del bimbo e gli ispettori delegati dal ministero dell'Istruzione.
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