(di Nando Piantadosi)
Ha saltato la fila che si era
formata davanti ai bagni e quando uno dei ragazzi che stava
aspettando il suo turno, uno studente universitario, gliel'ha
fatto notare, ha estratto la pistola dal giubbino e l'ha
minacciato di morte, prima di tramortirlo e pestarlo con i suoi
amici. Vede ancora una volta protagonisti un gruppo di
giovanissimi l'episodio, l'ennesimo, di violenza accaduto a
Napoli. Il fatto è successo lo scorso primo febbraio in un
locale notturno della cosiddetta zona dei "baretti" di Chiaia,
dove si è sfiorata la tragedia. Anche stavolta sono i cosiddetti
futili motivi il movente delle violenze protrattesi dopo
l'aggressione con una "stesa" all'esterno del locale in
questione.
All'alba di oggi i carabinieri della Compagnia di Bagnoli
hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere
emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della Dda
partenopea a carico di tre giovani: due sono indiziati di
lesioni aggravate dal metodo mafioso mentre il terzo è indagato
per il delitto di pubblica intimidazione con uso di armi,
anch'esso aggravato da metodo mafioso.
Ad incastrarli sono state le indagini e i video acquisiti dei
militari dell' arma i quali hanno documentato non solo il
pestaggio subito dallo studente ma anche una 'stesa' a colpi
d'arma da fuoco esplosi all'esterno del locale, tra una folla di
giovani e giovanissimi che presi dal panico sono fuggiti a gambe
levate.
L'arresto in carcere riguarda Antonio Izzo, 21 anni, Claudio
Riccardo Garavini, 20 anni, e Alessandro Faraon, 19 anni: hanno
agito con altri tre amici e tra gli indagati c'è anche una
37enne che li avrebbe agevolati cancellando i video della
videosorveglianza del locale dove è scoppiata l'aggressione. Ad
estrarre la pistola e a minacciare la vittima è stato Izzo;
ancora lui l'ha poi colpita con il calcio dell'arma alla testa,
prima che scattasse il pestaggio. Poi, quando lo studente era
ormai a terra, Garavini lo ha preso a pugni in testa. Altri a
calci, sempre alla testa. A sparare i colpi d'arma da fuoco
all'esterno del locale notturno, invece, sarebbe stato, Faraon.
Le immagini diffuse dagli investigatori sono inquietanti:
ritraggono infatti l'aggressione avvenuta all'interno del
locale, costata danni permanenti alla vittima, colpita con il
calcio della pistola alla testa, e il fuggi-fuggi generale
quanto vengono sparati i colpi in strada.
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