"Qualche ora fa mi è stata
comunicata una buona notizia: la Corte di Cassazione ha
annullato con rinvio il decreto con cui mi veniva contestato il
reato di associazione a delinquere". Lo ha scritto sui social il
consigliere regionale campano Luca Cascone, indagato insieme ad
altre sei persone nell'inchiesta per presunti appalti truccati
in Provincia di Salerno.
Le ipotesi sono di associazione per delinquere e di tre
ipotesi di turbativa d'asta in merito agli appalti della
Fondovalle Calore, dell'Aversana e del sottopasso di Capaccio
Paestum. Nell'inchiesta è indagato anche l'ex presidente della
Provincia, Franco Alfieri.
La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso presentato dai
legali di Cascone (assistito dagli avvocati Cecchino Cacciatore,
Massimo Ferrandino e Franco Coppi), annullato il decreto di
sequestro con rinvio al Riesame.
"Il mio auspicio ovviamente è che questo atto possa essere un
primo passo verso la risoluzione di una problematica che mi ha
visto inaspettatamente coinvolto", ha aggiunto Cascone.
"Continuo ad attendere con serenità che gli organi inquirenti e
la magistratura possano continuare le loro attività: valutare
questa sentenza, e continuare nelle attività di approfondimento
e verifica di tutti i documenti e le circostanze, per poter
confermare la mia totale estraneità ai fatti che mi sono stati
contestati. Non possono negare che sono state, e fino alla
soluzione finale lo saranno ancora, settimane e mesi difficili e
pesanti psicologicamente (e non solo) per me, per la mia
famiglia e per tutti gli amici e le persone che mi (e ci)
vogliono bene; da oggi sembra che possa iniziare a vedersi una
flebile luce in fondo al tunnel", ha concluso Cascone, che ha
voluto ringraziare i suoi legali per la vicinanza ed il
contributo fornito in questa vicenda.
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