"L'arte, soprattutto quando il
tempo e l'eterno, l'umano e il divino sono congiunti dal genio
che ti conduce all'Oltre e all'altro, assume il compito di
accompagnare l'uomo nei vicoli e nelle strade e di indicare una
sicura segnaletica. Il maestro napoletano Roberto De Simone
attraverso il teatro, la musica, La Nuova Compagnia di Canto
Popolare, La gatta Cenerentola ed una infinita e sterminata
produzione artistica è stato l'autentico interprete di un'arte
che a Napoli si coglie a piene mani". È quanto scrive il
prefetto di Napoli, Michele di Bari, ricordando Roberto De
Simone, scomparso all'età di 91 anni.
"Lo ha fatto con perizia e con una intuizione che soltanto
pochi riescono a percepire ; quasi un richiamo dal cielo delle
più diverse forme artistiche per collocarle laddove maggiormente
avvertiva il bisogno di fornire all'umanità un fattivo
contributo per la sua crescita culturale . Ha cercato,
riuscendovi, negli interstizi della complessità e della storia
di Napoli di comprendere la sua anima, i suoi abitanti, le sue
aspirazioni come le sue delusioni", aggiunge di Bari.
Per il prefetto di Napoli il maestro De Simone "non ha mai
abbandonato la speranza, laica e cristiana, perché il suo credo
è stato costantemente intriso di napoletanità, diventato forza
propulsiva oltre ogni immaginabile confine . Come ha richiamato
dal cielo ogni forma d'arte , così la sua esistenza è stata nel
segno di un uomo che ha avuto la 'megalopsichia' ; una indubbia
grandezza d'animo. Grazie , caro maestro De Simone" .
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