"Credo che a Napoli, più che in
altre parti d'Italia, il paesaggio si possa percepire come
espressione storica e culturale della nazione, un palinsesto di
epoche e culture tutte leggibili individualmente, ma anche
singolarmente, fuse come le pareti di tufo. Essere qui oggi mi
fa comprendere appieno perché la prima legge italiana sulla
tutela del paesaggio fu promossa proprio da un napoletano, mi
riferisco a Benedetto Croce e alla legge dell'11 giugno 1922".
Lo ha detto il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel
corso del suo intervento all'inaugurazione del parco delle tombe
di Virgilio e Leopardi al termine del progetto di recupero.
"Stare in piedi davanti alla straordinaria Crypta
Neapolitana, monumentale galleria scavata nella montagna in età
augustea per collegare Napoli all'area flegrea, fa sentire in
noi vivi gli animi, le coscienze, le presenze di personaggi come
Alfonso d'Aragona, don Pedro da Toledo, Carlo di Borbone,
Giuseppe Bonaparte. Guardare nel buio di questa cavità - ha
proseguito - riempie di timore, di fascino ed esercita una
misteriosa e irresistibile attrazione, ma nasconde anche la
sensazione, la percezione e la memoria storica di antichissimi
culti, di riti orgiastici legati a Priapo o quelli rivolti ad
Apollo, a Helios, il sole".
Il ministro ha evidenziato come la riapertura del sito sia
stata frutto "del lavoro di squadra dei funzionari del personale
della Direzione regionale Musei nazionali della Campania
affinché questo paesaggio che non è solo di Napoli, ma
dell'intera memoria nazionale, europea e internazionale fosse
restituito al suo splendore e alla sua forza evocativa, andando
incontro - ha detto - alle più recenti istanze dettate dalla
necessità di rendere accessibili a tutti i luoghi della
cultura". Nel concludere, Giuli ha sottolineato che "sono stati
ben utilizzati in tempi rapidi i fondi Pnrr".
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