Nell'ambito di un piano provinciale
tra il 25 aprile e il 1° maggio - volto a contrastare la vendita
di prodotti contraffatti e/o non sicuri, l'abusivismo
commerciale, il "lavoro sommerso", nonché il consumo di sostanze
stupefacenti - i militari del Comando Provinciale della Guardia
di finanza di Napoli hanno segnalato, a vario titolo, oltre 500
persone alle Autorità competenti.
In particolare, sono stati impiegati oltre 340 militari nelle
zone di movida cittadina e nei luoghi di particolare vocazione
turistica della Provincia, specie nei giorni festivi.
A Napoli, in via Toledo e nei quartieri San Giovanni, Barra,
Pendino e Mercato, i finanzieri hanno sequestrato oltre 270 mila
articoli contraffatti e/o non sicuri, tra gadget del SSC Napoli,
capi di abbigliamento, calzature, prodotti per la casa,
accessori per l'estetica, bigiotteria e giocattoli, con la
conseguente segnalazione di 28 responsabili alla Camera di
Commercio e la denuncia di 18 persone per i reati di
contraffazione e ricettazione.
A Ercolano e Ischia i militari hanno riscontrato 13 violazioni
relative alla mancata esposizione del tariffario da parte di
esercenti l'attività di taxi. Le sanzioni amministrative,
definite dall'art. 86, comma 3, del Codice della Strada, sono
state contestate ai trasgressori che, al fine di ottenere un
guadagno maggiore rispetto alle reali tariffe da applicare,
approfittando degli ignari fruitori, spesso turisti stranieri,
non consentivano all'utenza di conoscere preventivamente i costi
del servizio di trasporto. In questi casi, l'ammontare della
sanzione prevista è pari a un minimo di 86 a un massimo di 338
euro, oltre alla sospensione della licenza da parte del Comune,
superate le 5 violazioni dallo stesso conducente.
A Capri sono stati scoperti 4 persone che esercitavano
abusivamente l'attività di guida turistica, in quanto sprovvisti
dei titoli abilitativi regionali, nonché di partita iva. Tale
violazione, sanzionata dall'art. 12, comma 5, della L. 190/2023,
è punita con l'irrogazione di una pena pecuniaria da 3 a 12 mila
euro.
Sono stati individuati, altresì, 101 lavoratori "in nero" e/o
irregolari e segnalati 30 datori di lavoro all'Ispettorato
Territoriale del Lavoro, all'esito di accessi presso esercenti
di attività alberghiere, di ristorazione e stabilimenti
balneari, specie nella penisola sorrentina, nell'area flegrea e
nel nolano.
Dai riscontri delle Fiamme Gialle sono emerse, soprattutto a
carico di commercianti al minuto, oltre 300 violazioni alla
normativa fiscale per omessa installazione del registratore
telematico, mancata trasmissione dei corrispettivi e omessa
richiesta di intervento per la manutenzione del misuratore
fiscale.
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