L'Anbi Campania (Unione Regionale Consorzi Gestione e Tutela del Territorio e Acque Irrigue), il Centro Studi sulle bonifiche nell'Italia Meridionale (Cesbim) e l'Anci Campania hanno sottoscritto un protocollo d'intesa per rilanciare sul piano idrico la collaborazione tra i Comuni e i Consorzi di Bonifica.
La sottoscrizione arriva a due giorni dalla presentazione all'Università di Napoli "Parthenope", da parte dal Consorzio di Bonifica di Napoli e Volla dell'aggiornamento del Piano di classifica dell'ente, in cui la Regione Campania ha chiesto aiuto ai Consorzi di Bonifica e Irrigazione mediante l'Anbi Campania per lanciare un piano invasi rivolto ad affrontare in maniera strutturale il problema della siccità.
Sul tema, si legge in una nota, il vicepresidente
della Regione Campania con delega all'Ambiente, Fulvio
Bonavitacola, ha illustrato le azioni che la Regione Campania
intende al più presto mettere in campo per affrontare e
risolvere - nel medio termine - l'ormai ricorrente problema
della scarsità della risorsa idrica che, proprio in questi
giorni, sta assumendo caratteri drammatici in molte Regioni
d'Italia. La proposta di Regione Campania, anticipata qualche
giorno fa dal presidente Vincenzo De Luca, è quella di far
ricorso ad "invasi minori", da realizzare dove possibile,
principalmente ad uso irriguo, ma anche potabile, idroelettrico
e ambientale.
"La soluzione - commenta il presidente dell'Anbi Campania,
Vito Busillo - ricalca esattamente il Piano invasi che l'Anbi ha
concepito già alcuni anni fa e portato avanti con costanza e
insistenza su tutto il territorio nazionale, raccogliendo -
specialmente in questi giorni - unanimi consensi e, da qualche
anno, importanti finanziamenti". Nel corso dell'incontro di
lunedì, Bonavitacola, definendo i Consorzi di bonifica enti
strategici per affrontare siccità, cambiamenti climatici e
scarsità della risorsa idrica, ha chiesto ad Anbi Campania di
presentare subito alla Regione Campania lo stato degli invasi
gestiti dagli enti - per eventuali interventi di
ristrutturazione, manutenzione straordinaria - destinati ad
aumentare la capacità di invaso, ovvero le ipotesi di previsione
di nuovi invasi che potrebbero essere da essi gestiti, indicando
anche il livello di previsione degli interventi ipotizzati:
studi di fattibilità, progetto di fattibilità tecnica ed
economica, progetto definitivo, progetto esecutivo.
"Si tratta di una disponibilità di Regione Campania nei
confronti dei Consorzi di bonifica di portata storica -
sottolinea Vito Busillo - considerando che in arrivo c'è tutta
la nuova programmazione, non solo quella sostenuta dal Programma
di sviluppo rurale e cofinanziata dal Fondo europeo per
l'agricoltura e lo sviluppo rurale (Feasr) che dovrebbe
prevedere una misura ad hoc, ma che al momento si prospettano
anche iniziative progettuali che potrebbero essere inserite
tanto sulle iniziative dedicate alle risorse idriche nel quadro
del Piano operativo regionale, sostenuto dal Fondo europeo per
lo sviluppo regionale (Fesr) tanto dal ministero per Sud e la
Coesione territoriale, che ha in cantiere un ampio Contratto
istituzionale di sviluppo sul tema dell'Acqua da sostenere con
il Fondo sviluppo e coesione (Fsc)".
E' stato anche sottoscritto il Protocollo d'Intesa tra i
presidenti dell'Unione Regionale tra Anbi Campania, della
sezione campana dell'Anci e del Cesbim che ha come obiettivo
l'avvio di una proficua collaborazione tra gli enti
rappresentati dalle due associazioni per la costruzione della
così dette "Città dell'Acqua".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA