C'è una crescita complessiva degli
investimenti per il sistema scolastico: nel 2025 in termini
assoluti pari a 4,6 miliardi di euro; +8,9%. Inoltre, la manovra
finanziaria per il 2025 determina complessivamente un
incremento delle spese finali di 216,6 milioni di euro. A dirlo
è stato il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara,
intervenuto in question time al Senato, rispondendo alla
senatrice Pd D'Elia, citando il dossier redatto dalla Camera dei
deputati.
A ciò il ministro ha aggiunto che "per il rinnovo del
contratto collettivo 2022/2024 del pubblico impiego - e quindi
anche del personale scolastico, che ne costituisce una
componente molto importante - abbiamo ottenuto, come da me
richiesto, un aggiustamento, persino ad arrivare al 6%
complessivo di aumento. Peraltro, con il "taglio" del cuneo
fiscale fino a redditi di 40 mila euro lordi, tutto il personale
della scuola godrà, in via definitiva, di tale beneficio che ne
accrescerà il potere d'acquisto". Ancora: "per la prima volta
nella storia della contrattazione pubblica sono già state
stanziate risorse per la successiva tornata contrattuale 25-27,
pari a 1.755 milioni di euro per l'anno 2025, 3.550 milioni di
euro per il 2026, a 5.550 milioni di euro a decorrere dal 2027.
Con queste risorse si riconosceranno incrementi retributivi al
personale della scuola pari al 5,4% a regime, superiore
all'inflazione programmata, e con l'erogazione dei primi
anticipi già nel 2025".
Inoltre, nel ddl di bilancio - ha reso noto Valditara - è
stato istituito un fondo per la valorizzazione del sistema
scolastico, con uno stanziamento di 122 milioni per il 2025, 189
milioni per il 2026 e 75 milioni di euro a partire dal 2027: "si
tratta di risorse nuove che è mia ferma intenzione utilizzare,
fra l'altro, per l'avvio di un piano importante di
stabilizzazione di docenti di sostegno, che, nel nostro
auspicio, consentirà di assumere un numero di insegnanti
addirittura superiore rispetto ai tagli di organico attualmente
previsti".
"Stiamo verificando anche la possibilità di rimodulare i
tagli di organico attualmente presenti, valutandone le effettive
conseguenze in relazione al fenomeno del decremento demografico
e della riduzione della popolazione studentesca: tagli che, in
ogni caso, è bene dirlo, a differenza di quanto riferito nelle
interrogazioni, sono inferiori in termini assoluti a quelli,
pari a 9.550 unità, effettuati dal ministro Bianchi, ministro
del Partito Democratico", ha concluso Valditara.
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