Con il Dl Pa viene istituita la
figura del dirigente di seconda fascia a tempo determinato
presso conservatori, accademie e istituti di design. La norma,
inserita nel decreto durante l'esame alla Camera, è un tassello
fondamentale per introdurre il dirigente amministrativo nelle
istituzioni dell'Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica
(Afam), attraverso un decreto del presidente della Repubblica in
fase di predisposizione da parte del ministero guidato da Anna
Maria Bernini.
Saranno attivate - spiega il ministero dell'Università - fino a
un massimo di 35 posizioni dirigenziali, sulla base di
aggregazioni territoriali delle istituzioni Afam, determinate da
criteri come la vicinanza geografica e il numero di studenti
iscritti.
Queste aggregazioni mirano a migliorare efficienza ed
efficacia della gestione amministrativa, soprattutto per quelle
istituzioni di dimensioni ridotte. L'introduzione di un
dirigente unico per ciascuna aggregazione consentirà infatti un
coordinamento più qualificato e adeguato alle crescenti funzioni
affidate alle Afam nell'ambito della riforma che le vuole sempre
più allineate al sistema universitario.
Il dirigente potrà essere scelto tra funzionari già in
servizio in altre amministrazioni pubbliche oppure tra
professionisti esterni di comprovata qualificazione. Il
contratto sarà a tempo determinato, di durata non superiore a
cinque anni, rinnovabile una sola volta.
L'obiettivo - spiega ancora il dicastero - è equiparare la
governance delle Afam a quella degli atenei, colmando una lacuna
storica: oggi, infatti, queste istituzioni non dispongono della
necessaria distinzione tra organi di governo e organi di
gestione, prevista dalla legge. Con l'introduzione di una figura
di vertice dedicata alle attività gestionali e agli atti che
impegnano le istituzioni verso l'esterno, sarà possibile
uniformare l'assetto organizzativo a quello delle altre
amministrazioni pubbliche.
Il nuovo dirigente sarà fondamentale anche per funzioni legali e
gestionali rilevanti, come la stipula di contratti (inclusi
appalti) e la protezione dei dati personali, attività che per
legge possono essere svolte solo da personale dirigenziale.
La misura prevede la copertura finanziaria degli oneri
connessi alla nuova figura, pari a 4.517.000 euro annui a
partire dal 2026, principalmente destinati al riconoscimento
stipendiale.
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