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Sanremo e l'incubo di perdere la voce, tutti i segreti degli artisti

Sanremo e l'incubo di perdere la voce, tutti i segreti degli artisti

Cosa bere e cosa mangiare per preservarla

10 febbraio 2025, 16:35

Redazione ANSA

ANSACheck
L 'entrata del Teatro Ariston - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'entrata del Teatro Ariston - RIPRODUZIONE RISERVATA

Sanremo 2025 e la voce degli artisti. Chi la utilizza a livello professionale sa che deve prendersene cura, a partire dalla tavola. Lo spiega la Dottoressa Ilenia Grieco, biologa nutrizionista consulente per diversi cantanti: «Come e cosa si mangia può influire in maniera importante sul tono e sulla vivacità della voce. È necessario, quindi, cercare di preservare le proprie corde vocali anche a tavola, poiché ci sono alimenti che, pur non provocando vere patologie, possono irritarle e pregiudicarne così la performance. Lo sanno bene cantanti, vocal coach, presentatrici e speaker radiofonici».

Sanremo: cosa bere prima di un’esibizione

«La prima regola aurea che cantanti e speaker devono seguire è idratarsi correttamente. L’acqua naturale a temperatura ambiente è da preferire a quella frizzante, soprattutto poco prima di un’esibizione. Di per sé l’acqua frizzante non fa male ma, contenendo anidride carbonica, potrebbe irritare le corde vocali e creare reflusso gastroesofageo, causando raucedine. Gli acidi, infatti, risalgono dallo stomaco arrivando fino alla gola. Inoltre è consigliata la temperatura ambiente poiché le forti escursioni termiche non sono l’ideale per chi canta: il calore disidrata mentre il freddo anestetizza le mucose. Bene anche altre bevande, come tisane all’erisimo addolcite con un cucchiaio di miele. L’erisimo, conosciuta anche come "erba del cantante", agisce sulla voce ed è indicata in caso di raucedine e afonia. Protegge le prime vie respiratorie con un'azione emolliente e lenitiva. Il miele è un antibatterico naturale ed è ricco di vitamine e sali minerali», consiglia la dott.ssa Grieco.

Cantante: il menu tipo

«Meglio preferire piccoli pasti e non le cosiddette “abbuffate” per non sovraccaricare l’organismo ed evitare gonfiori e pesantezza che potrebbero pregiudicare la performance. I pasti, oltre che piccoli, devono essere consumati frequentemente durante l’arco della giornata, regolando così il senso di sazietà. L’ideale è mangiare almeno due ore prima dell’esibizione, preferendo un piatto a base di carboidrati, come ad esempio la pasta, ad uno a base di carne, poiché la digestione proteica è più lenta. A colazione: tisana all’erisimo e timo con un cucchiaio di miele e 2 fette biscottate con un velo di marmellata, che non deve essere agli agrumi. Come spuntino di metà mattina, consiglio una mela ed una manciata di mandorle. A pranzo, fusilli con zucchine. La pasta corta in questo caso è più adatta perché, rispetto al formato lungo, si digerisce più velocemente. A metà pomeriggio uno spuntino con un finocchio, del sedano o delle carote. E infine a cena pesce al forno con contorno di verdure e patate al vapore, senza aromi. Il giorno in cui si è chiamati ad esibirsi sul palco dell’Ariston, consiglio di invertire il pranzo con la cena, proprio perché, come ho sottolineato, meglio un piatto di pasta la cui digestione è più rapida», conclude Grieco, fondatrice del metodo Private Nutrition.

Reflusso: il nemico della voce

Chi utilizza la voce per professione deve preservarla giorno dopo giorno durante tutto l’anno. «La voce è un attrezzo magico e unico. È il nostro principale canale di comunicazione con il mondo esterno. Ci distingue, ci identifica e può “suonare” come uno strumento musicale potente e coinvolgente. Il suo grande nemico silenzioso è il reflusso gastroesofageo che si presenta quando gli acidi dello stomaco risalgono nell’esofago, irritando le pareti e talvolta raggiungendo la gola e le corde vocali. Questo fenomeno può causare sintomi come: bruciore di stomaco, raucedine o perdita di voce, sensazione di nodo in gola, tosse cronica e difficoltà a deglutire», sottolinea.

Ecco le regole da seguire per scongiurare questa patologia che può essere davvero deleteria per la voce:

Ø  Inclinare il letto o usare un doppio cuscino in modo da creare un’inclinazione che aiuti a prevenire il reflusso;

Ø  Ridurre il peso corporeo se si è in sovrappeso. L’eccesso di peso, infatti, produce una pressione sullo stomaco che in molti casi facilita il ritorno del contenuto acido all’esofago;

Ø  Smettere di fumare. Le tossine contenute nel tabacco riducono la produzione di saliva, necessaria contrastare gli acidi prevenendo il bruciore di stomaco;

Ø  No al consumo eccessivo di alcool. Oltre ad irritare le mucose, infatti, l’alcol tende a rilassare i muscoli, compreso lo sfintere esofageo inferiore, che impedisce all’acido gastrico di risalire;

Ø  No a pasti molto abbondanti: meglio che siano piccoli e frequenti;

Ø  Evitare di alimentarsi subito prima di coricarsi o addirittura a letto (spesso i cantanti richiedono il servizio in camera). Una breve passeggiata dopo i pasti può essere utile ad accelerare la digestione;

Ø  Evitare, se possibile, farmaci che possono indurre o aggravare il reflusso;

Ø  No ai movimenti che aumentano la pressione addominale e agli indumenti o alle cinture troppo stretti;

Ø  Alcuni cibi aumentano l’acidità dello stomaco o rilassano lo sfintere esofageo inferiore, favorendo il reflusso. Tra gli alimenti da limitare o evitare troviamo: pomodori e derivati (salsa, sugo, ecc.), bevande gassate e alcoliche, caffè e tè nero, cioccolato, cibi fritti e grassi saturi, agrumi e succhi di frutta acidi.

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