C'è attesa a livello globale per la 21ma edizione di Auto Shanghai 2025 che si svolgerà dal 25 aprile al 2 maggio su una superficie di 300mila mq presso il National Exhibition and Convention Center di quella che - con 24,87 milioni di abitanti - è la più grande megalopoli della Cina.
Gli organizzatori, che si avvalgono della collaborazione di Messe München GmbH, sottolineano che l'evento di quest'anno, "mira ad abbracciare la globalizzazione e promuovere uno sviluppo di alta qualità sfruttando i progressi tecnologici e i nuovi modelli di business nell'era digitale". Lo ribadisce il tema stesso dell'evento: 'Abbracciare l'innovazione, potenziare il futuro'.
Il calendario di Auto Shanghai (che si svolge con cadenza biennale, alternandosi con il Salone di Pechino) prevede due giornate stampa il 23 e 24 aprile, due giorni per gli addetti ai lavori il 25 e 26 aprile e l'accesso al pubblico tra il 27 aprile e il 2 maggio.
Nella conferenza di presentazione di Auto Shanghai è stato anche ribadito che "concentrandosi sull'innovazione scientifica e tecnologica, l'evento cerca di migliorare la collaborazione nella catena di fornitura e la cooperazione reciproca, guidando una nuova era di sviluppo nell'industria automobilistica globale".
Un 'manifesto' quello che arriva da Shanghai che - senza citarli - rimanda immediatamente a due scenari critici, quello della guerra dei dazi scatenata da Trump e quello (non meno impattante) dell'offensiva dell'industria automobilistica cinese nei confronti dell'Europa.
Momento centrale di questa riflessione su problemi ma anche opportunità sarà il Global Automotive Leaders Summit del 22 aprile, un evento a porte chiuse che punta sostanzialmente - è stato anticipato - a mettere "in una corretta luce l'industria automobilistica cinese sulla scena mondiale, segnando una pietra miliare significativa nei suoi 40 anni di storia".
Il tema di Auto Shanghai 2025 è "Abbracciare l'innovazione, potenziare il futuro". Ma come nelle riunioni del G7 bisognerà però attendere la fine dei lavori e i comunicati conclusivi per conoscere cosa si sono detti, e soprattutto che strategie hanno scelto di adottare, i funzionari governativi, gli esperti del settore e i leader globali presenti al Summit.
Un dato però è certo, e ben noto. Le esportazioni di veicoli dalla Cina stanno crescendo vigorosamente. Dal 2020 quando totalizzavano 1,08 milioni di unità sono arrivate nel 2024 a 6,41 milioni, che - per fare una comparazione - sono la metà dei 12,2 milioni che escono dalle 255 fabbriche europee.
Più che comprensibile, quindi, che i costruttori locali - circa di cui due terzi completamente cinesi e un terzo frutto di jv con altre Case - utilizzeranno Auto Shanghai per mostrare molte novità, non solo con caratteristiche e design in sintonia con le esigenze e le norme locali, ma anche 'ready to export'.
A un mese dall'apertura cominciano ad arrivare alcune anticipazioni, come il debutto della prima Audi cinese per il mercato cinese che abbandonerà in quattro anelli (ritenuti simbolo negativo) a favore di un logo costruito dal lettering Audi. Ci sarà anche l'inedita A5 L che è frutto della jv con FAW e che dovrebbe portare al debutto, come prerogativa solo cinese, la smart driving technology di Huawei.
A sua Volkswagen ha annunciato che sarà presente ad Auto Shanghai con i primi modelli (con i brand Vw e Jetta) dell'offensiva di 11 novità per la Cina previste insieme al partner FAW a partire dal 2026. L'elenco comprende sei veicoli 100% elettrici (tra cui il primo Jetta EV) ma anche due elettrici con range extender, due Phev e un modello a benzina.
Dal colosso Geely arriveranno invece una nuova gamma di modelli ibridi del brand Zeekr - che come annunciato dal ceo An Conghui - dovrebbero appartenere inizialmente ai segmenti del suv e delle monovolume di grandi dimensioni- a la versione di produzione del suv top di gamma (con tre file di sedili) Lynk & Co 900.
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