A marzo 2025, secondo i dati Istat,
la produzione dell'industria automotive italiana nel suo insieme
registra un -14,9% rispetto a marzo 2024, mentre nei primi tre
mesi del 2025 un -23,9%. Guardando ai singoli comparti, l'indice
della fabbricazione di autoveicoli registra una variazione
tendenziale negativa del 16,8% a marzo 2025 e diminuisce del
28,6% nei primi tre mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo
del 2024; quello della fabbricazione di carrozzerie per
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi diminuisce del 3,7% nel
mese e cresce dell'1,2% nel trimestre, e quello della
fabbricazione di parti e accessori per autoveicoli e loro motori
risulta in calo del 15,4% a marzo e del 18,8% nel periodo
gennaio-marzo 2025.
Secondo i dati preliminari di Anfia, la produzione domestica
delle sole autovetture a marzo 2025 ammonta a circa 30mila
unità, in calo del 26,3% rispetto a marzo 2024. Nel cumulato dei
tre mesi, invece, sono state prodotte 67mila autovetture, in
diminuzione del 40,3% su gennaio-marzo 2024. Sempre nel
trimestre, sono stati prodotti 132.770 autoveicoli, il 35,4% in
meno dello scorso anno.
"Auspichiamo che nei prossimi mesi - afferma Gianmarco
Giorda, direttore generale di Anfia - la domanda di autoveicoli
possa gradualmente risollevarsi, così da aiutare a sostenere
anche i livelli produttivi della filiera, che risultano ancora
bassi, in attesa della sostituzione dei modelli attualmente in
produzione negli stabilimenti italiani. Permangono comunque
diverse incognite, soprattutto legate al clima di incertezza di
questo momento storico, con i cambiamenti delle politiche
commerciali in atto a partire dai dazi Usa. Confidiamo infine su
una prossima revisione del "Piano d'azione Ue per l'automotive".
In ambito normativo, abbiamo accolto positivamente il voto di
ieri del Parlamento europeo a favore della proposta della
Commissione di introdurre una flessibilità triennale nel calcolo
delle multe ai produttori di autoveicoli leggeri, per il mancato
raggiungimento dei target di anidride carbonica 2025".
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