Si chiama, anzi si chiamava EV1, ed è la prima auto elettrica dell'era moderna realizzata tra il 1996 e il 1999 da General Motors per esplorare, dopo la stretta sulle emissioni in California, la soluzione della mobilità senza petrolio e rispondere alle nuove norme sul mix delle immatricolazioni. Una parte della produzione della EV1 - circa 800 auto sul totale di 1.100 unità - venne data a noleggio ai clienti in alcune aree sud occidentali del Paese ma al termine dei contratti tutte le vetture vennero ritirate, studiate, valutate e rottamate. Solo alcune furono concesse ai musei (tra cui lo Smithsonian di Washington) e a centri di ricerca universitaria, oltre che a Vip, come il regista Francis Ford Coppola.
Ora, miracolosamente, una EV1 'sopravvissuta' compare in un garage di Atlanta, chiaramente abbandonata da molto tempo - viste la polvere e le incrostazioni sulla carrozzeria - ma esternamente in discrete condizioni. Poiché l'autorimessa non è distante da una struttura universitaria di ricerca, la Georgia Tech, il magazine Car and Driver - che ha riferito del ritrovamento - avanza l'ipotesi che questa vera elettro-rarità sia casualmente sfuggita alla campagna di recupero della General Motors, un pezzo importante e raro della storia automobilistica anche se oggi tecnicamente inutilizzabile dato che le batterie della EV1 erano al piombo, a 12 Volt, soggette a degrado e cortocircuito. (ANSA)
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