"I dati restituiscono un quadro con
tinte particolarmente fosche per le politiche dell'Unione. Le
vendite di autovetture elettriche nel 2024 al posto di aumentare
sono diminuite. L'esatto contrario degli obiettivi su cui nei
prossimi giorni verrà avviato il dialogo strategico tra le case
automobilistiche e la Commissione". Così Antonio Sileo,
direttore del Programma di ricerca Sustainable Mobility (SuMo)
presso la Fondazione Eni Enrico Mattei commenta i dati diffusi
dall'Acea.
"Il fatto che nei primi 5 mercati nazionali dell'Unione
Europea - Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia - che da
soli rappresentano il 72% delle immatricolazioni totali le
vendite di auto elettriche siano andate molto male o male, con
l'eccezione della Spagna (dove però molto ha pesato l'exploit di
dicembre dovuto al timore della fine del piano di
incentivazione) - osserva Sileo - impone la presa d'atto che
preferenze e abitudini dei consumatori che non stanno cambiando
come sperato. Come dimostrano anche le flessioni registrate in
mercati, come la Svezia, dove la quota delle elettriche ha già
raggiunto quote significative: oltre un terzo delle vendite
totali. C'è il concreto rischio che i consumatori più propensi
ad acquistare vetture elettriche l'abbiamo già fatto e gli
altri, la stragrande maggioranza, non abbiano intenzione di
farlo, nonostante l'offerta sia in continua crescita, con sempre
più modelli tra cui scegliere".
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