La Ferrari 296 Speciale che è stata recentemente svelata, diventando una delle protagoniste dei social, è l'ultima arrivata, in ordine di tempo, in una famiglia di Ferrari specialistiche nate dal 2003 con la 360 Modena Challenge Stradale. Questa era spinta da un V8 3.6 aspirato da 425 CV e 373 Nm ed era capace di raggiungere i 300 km/h con uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 4,1 secondi. Leggera, con un peso di appena 1.180 kg, sfruttava il carbonio sia per elementi strutturali che per particolari esterni ed interni.
Nel 2007 il testimone passò alla 430 Scuderia, sviluppata con il contributo di Michael Schumacher. Aveva il manettino che rinunciava alla posizione ICE in favore della CT che eliminava il controllo di trazione, pur lasciando quello di stabilità. Il V8 salì di cilindrata fino a 4,3 litri e la potenza raggiunse i 510 CV mentre la coppia arrivò a 470 Nm, per uno scatto da 0 a 100 km/h coperto in 3,6 secondi ed una velocità massima di 320 km/h.
Quindi, nel 2013 con la 458 Speciale, si ottenne un tempo di risposta dello sterzo di 0,60 secondi, ed un'accelerazione laterale di 1,33 g, all'epoca i valori più elevati per una Ferrari stradale. Prima vettura di Maranello a poter contare sul sistema SSC (side slip angle control), era spinta dall'ultima variante del V8 aspirato da 4,5 litri, che portò la potenza a 605 CV e la coppia a 540 Nm. Ne derivarono prestazioni ancora più elevate, con un'accelerazione da 0 a 100 km/h in un tempo di 3 secondi netti ed una velocità massima superiore ai 325 km/h.
Con la 488 Pista del 2018, il V8 Ferrari toccò la sua massima potenza, 720 CV, aumentando di 50 CV quella della 488 GTB, e crescendo di 115 CV rispetto al propulsore della 458 Speciale, grazie alle migliorie introdotte dalla 488 Challenge ed alla sovralimentazione. Le prestazioni divennero ancora più "speciali", con uno 0-100 km/h coperto in 2,85 secondi ed una velocità massima superiore ai 340 km/h.
L'ultimo capitolo delle speciali made in Maranello, con la 296 Speciale, vede l'arrivo della tecnologia ibrida plug-in su queste vetture nate per la guida sportiva estrema, il V8 twin-turbo lascia il posto al V6 biturbo, con la V che ha un angolo di 120° rispetto ai 90° del V8 e, con il comparto elettrico, che offre 180 CV oltre ai 700 CV del motore termico, la potenza combinata è di ben 880 CV. Sempre di altissimo livello le prestazioni, con lo scatto da 0 a 100 km/h che viene coperto in 2,8 secondi, una velocità massima di oltre 330 km/h, ma, soprattutto, un tempo di 1'19" per percorrere il circuito di Fiorano rispetto a quello di 1'21,5" della 488 Pista. Inoltre, la 296 Speciale può viaggiare anche per 25 km in modalità elettrica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA