Sull'automotive "abbiamo tenuto
l'anticipo alla seconda parte del 2025 della revisione
dell'intero regolamento sui veicoli leggeri. In quella sede,
sulla scorta del non-paper promosso da Italia e Repubblica Ceca,
sostenuto da altri 15 governi, punteremo a riaffermare il
principio di neutralità tecnologica, aprendo così a tutti i
carburanti alternativi che possono contribuire alla
decarbonizzazione del settore. Continuiamo a ritenere sbagliato,
sul piano industriale ma anche sul piano geopolitico, per
seguire unicamente la transizione verso l'elettrico, le cui
filiere oggi sono in gran parte controllate dalla Cina".
Lo ha detto Giorgia Meloni alla Camera, rispondendo a una
interrogazione di Fi. "Siamo sempre meno soli in queste
battaglie", ha aggiunto, ricordando che "nel marzo scorso siamo
riusciti a inserire per la prima volta il principio della
neutralità tecnologica. nelle conclusioni del Consiglio
europeo".
Rispondendo all'interrogazione di Azione, illustrata dal
deputato Matteo Richetti, sulla situazione di Stellantis la
premier ha detto: "Abbiamo dialogato con serietà con
Stellantis: l'azienda si è impegnata a mantenere in attività i
suoi siti produttivi, a tutelare l'occupazione, a effettuare
investimenti annui pari a 2 miliardi circa e ad acquisti per 6
miliardi di euro da fornitori italiani fino al 2030. Chiaramente
bisognerà tutti insieme valutare sul rispetto di questi impegni,
senza pregiudizi, senza favoritismi, che è l'approccio che
questo governo ha con Stellantis come con tutte le altre aziende
che operano in Italia".
Meloni, avviato dialogo con Merz su automotive e competitività
"Con l'avvio del mandato del cancelliere Merz, abbiamo già iniziato a confrontarci su come Italia e Germania, le due principali potenze manifatturiere d'Europa, possano insieme dare un contributo concreto al rilancio della nostra base industriale, in primis del settore dell'auto. È un dialogo già avviato, rispetto al quale sono molto fiduciosa". Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al premier question time alla Camera, rispondendo a una interrogazione di Fi. "E' chiaro a tutti ormai che in una fase di instabilità dei mercati internazionali è a maggior ragione fondamentale rimuovere i dazi interni che minano la competitività europea e che è arrivato il tempo di invertire la rotta in modo deciso. E' certamente chiaro a noi perché è quello che chiedono le imprese, i nostri lavoratori e perché è quello che i cittadini europei hanno ribadito con il loro voto ormai quasi un anno fa".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA