Huawei mette a segno un record in un mercato - quello cinese - che è il più grande al mondo per la telefonia mobile. L'azienda di Shenzhen nel secondo trimestre ha raggiunto una market share del 38,2%: in pratica, dei quasi 100 milioni di smartphone commercializzati in Cina da aprile a giugno, 2 su 5 sono a marchio Huawei.
Il dato, riferito dagli analisti di Canalys, arriva in parallelo coi risultati della società su scala globale, che danno un quadro delle consegne di smartphone dopo il bando del presidente Usa Donald Trump e dei conseguenti timori dei consumatori sul funzionamento dei telefoni prodotti dal colosso asiatico.
Le sanzioni Usa "hanno avuto qualche impatto sul nostro sviluppo. Ma sia il perimetro che l'entità di questo impatto sono controllabili. I nostri prodotti chiave non sono stati colpiti in modo significativo". In particolare, il business del 5G non ha subito contraccolpi. Così il presidente di Huawei, Liang Hua, presentando i risultati semestrali del gruppo che ha registrato ricavi saliti del 23,2% a 401,3 miliardi di yuan (circa 58 miliardi di dollari).
Nei tre mesi presi in esame da Canalys, sono stati consegnati in Cina 97,6 milioni di smartphone, con una contrazione del 6% su base annua. Si tratta - ricordano gli analisti - del nono trimestre consecutivo in calo. Huawei, con un incremento del 31% a quota 37,3 milioni di smartphone, è l'unica azienda a crescere.
Alle sue spalle, e a netta distanza, c'è Oppo con 17,9 milioni di dispositivi (-18%) e una quota del 18,3% del mercato. Segue a stretto giro Vivo, con 17,1 milioni di smartphone (-19%) e una market share del 17,1%. Fuori dal podio Xiaomi con 11,5 milioni di dispositivi (-20%) e Apple con 5,7 milioni di iPhone (-14%).
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