Riduzione della quantità di packaging
utilizzato, progettazione degli imballi per ridurne il peso,
impiego di materiali riciclabili e riciclati, utilizzo di
materiali a basso impatto ambientale. Sono queste le azioni
principali della "packaging strategy" di Parmalat comunicate in
occasione della Giornata Mondiale del Riciclo di domani, 18
marzo. La strategia- specifica l'azienda che fa parte del
Gruppo Lactalis in Italia -ha permesso dal 2010 a oggi di
ridurre di 7 mila tonnellate la quantità di plastica impiegata e
di evitare l'emissione di 14 mila tonnellate di CO2. Parmalat
ricorda inoltre che è stata la prima azienda dell'alimentare a
ottenere la certificazione Plastica SecondVIa Vita grazie allo
sviluppo di una bottiglia realizzata con il 50% di Pet
riciclato, con un dimezzamento della plastica vergine che
equivale a una riduzione di emissione di CO2 pari a quella
assorbita in un anno da un bosco di 71 mila piante. "In
Parmalat- afferma Marco Bianchi, R&D Packaging Development
Manager- siamo consapevoli che la produzione di ogni alimento ha
un impatto sul territorio e che è necessario mettere in campo
scelte, strategie ed energie per ridurre al minimo le ricadute
ambientali. Ecco perché come team di Ricerca e Sviluppo
Packaging studiamo imballaggi che hanno come fine ultimo quello
della sostenibilità ambientale e per questo ci impegniamo in
packaging più leggeri, riciclabili e riciclati, in un'ottica di
economia circolare e in un dialogo costante con la filiera e i
consumatori"
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