"Un'edizione dinamica, capace di
coinvolgere e appassionare sia il grande pubblico che gli
addetti ai lavori, lasciandoci più che ottimisti in vista della
prossima edizione che sarà la ventesima e che festeggeremo con
un evento ricco di sorprese e novità". Così Maurizio Teti,
direttore di VitignoItalia, commenta la tre giorni dedicata
all'eccellenza del vino italiano svoltasi anche quest'anno
VitignoItalia nella Stazione Marittima di Napoli divenuta,
sottolineano i promotori, "palcoscenico rappresentativo del vino
d'eccellenza con un percorso di degustazione che ha abbracciato
tutto lo Stivale". Dai produttori ei Consorzi campani alle
realtà enologiche più apprezzate del Paese, per oltre 250
aziende che hanno attratto 12.000 visitatori, tra appassionati e
operatori del settore. "Un pubblico selezionato che, oltre
all'interesse riscontrato dalle cantine, ha mostrato - si
afferma - grande partecipazione alle decine di incontri in
programma, occasioni per approfondire i terroir ei vini più
interessanti delle diverse regioni, tra il dialogo con i
produttori e verticali di diverse annate". Di rilievo, infatti,
la presenza dei 30 buyer provenienti da vari Paesi, protagonisti
di incontri con le aziende, sia all'interno che fuori della
manifestazione. Questa volta l'educational tour, che ogni anno
vede la scoperta delle aree vitivinicole più interessanti della
Campania, ha avuto luogo tra le cantine dell'Irpinia e del
Sannio. "Un'occasione che ha coniugato il lato business alla
valorizzazione territoriale, proiettando le eccellenze campane
su scala globale" si mette in evidenza.
Anche il programma di masterclass della tre giorni ha
permesso di tracciare un atlante del vino italiano, dal
Friuli-Venezia Giulia alla Sicilia, passando per i grandi
territori enologici e nuove realtà da scoprire. Un calendario
che ha dato la possibilità di conoscere le storie dei produttori
e dei loro vini e, al tempo stesso, di approfondire e riflettere
su importanti tematiche del settore attraverso occasioni di
networking tra professionisti provenienti da vari ambiti. Dal
rapporto tra il vino e la realtà virtuale, all'importanza
dell'esperienza sensoriale integrando la degustazione con i
cinque sensi, a temi quali la sostenibilità, il cambiamento
climatico e le prospettive future del settore. "Il tutto per un
evento che, edizione dopo edizione, si sta confermando -
sottolineano gli organizzatori - una piattaforma strategica per
la promozione del vino italiano e un punto di riferimento per
cantine, operatori e appassionati provenienti da tutta la
Penisola".
Conclude il direttore Teti: "Anche quest'anno abbiamo dato
particolare risalto alle cantine della nostra regione, sempre
più al centro dei riflettori internazionali; ma come sempre
VitignoItalia ha dato il giusto spazio a tutte realtà del vino
italiano. Ci teniamo a ringraziare UniCredit che, anche questa
volta, ci ha fornito un preziosissimo supporto e l'Assessorato
all'Agricoltura della Regione Campania. Un ringraziamento
speciale va a ICE che, anno dopo anno, permette alla nostra
realtà di crescere a livello internazionale, grazie alla
selezione di un gruppo di grandi professionisti".
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