Fermento di aperture di trattorie e
persino rosticcerie all'insegna della cucina romanesca in questa
stagione nella Capitale che registra un pienone di arrivi da
alta stagione per le imminenti vacanze pasquali. Per una spesa
gourmand in vista di gite e picnic Stefano Callegari -
l'ideatore di Trapizzino, il sandwich roman style ripieno di
polpette di bollito o picchiapò - moltiplica le insegne di Via
Cipro, nel quartiere Trionfale, con l'apertura di Romané ar
banco. Insieme ai soci Perla e Axel, viene rispolverata la
tradizione della rosticceria di quartiere dove assaporare, per
passeggiate romane o pause dallo smart working, supplì. fettine
panate, pollo coi peperoni, e tante verdure pronte e salutari.
Il tutto venduto con la formula a peso, invece che a porzione,
per evitare sprechi alimentari. Mentre nel quartiere Talenti, al
primo piano dello storico locale "Lo zio d'America", in via Ugo
Ojetti, la famiglia Chiaretti, fondatrice della catena Castoro
supermercati, ha ingaggiato lo chef Dino De Bellis per proporre
cucina contemporanea mediterranea, forte di una cantina con
oltre 250 referenze e ben 25 vini alla mescita, per un totale di
120 coperti dove assaporare anche il meglio della friggitoria.
Intanto Elio, il ristorante di The Hoxton Roma, con il progetto
culinario Elio+1 riunisce alcuni dei migliori talenti
gastronomici della Capitale. La chef Sarah Cicolini, consulente
chiave di Elio nei suoi primi anni, ha plasmato il percorso
culinario del ristorante come una trattoria italiana
contemporanea e l'evoluzione continua con questo nuovo progetto.
La brigata di Elio, ora capitanata da chef Manuel Mistrangelo,
si mette così in gioco per proporre agli ospiti sapori
all'avanguardia. Nel ciclo di incontri quatto chef ospiti di
insegne creative (Barred; Retrobottega con Alessandro Miocchi e
Giuseppe Lo Iudice; Mazzo) affiancheranno Mistrangelo in cene
a quattro mani con un menu ogni volta diverso, seguendo le
quattro stagioni per portare in tavola idee e tendenze
gastronomiche innovative facendo così diventare Elio un vero e
proprio hub culinario. Punta invece sulla riscoperta dei grandi
classici della cucina romana e dell'arte della pianificazione,
coi dolci fatti in casa, Romeo, all'ingresso del mercato di
Testaccio. Una insegna nata dalla collaborazione con selezionati
fornitori di materie prime, dal vino di Cori al guanciale San
Rocco di Cibaria che segue la filosofia "meno sale, più sapore".
Con un Pecorino Romano Dop che utilizza latte da pascoli
estensivi naturali arricchiti da oltre 200 tipi di erbe
aromatiche e fiori spontanei ed è naturalmente privo di
lattosio, il tonnarello cacio e pepe di Romeo ha un equilibrio
di dolcezza e sapidità più light, "Abbiamo deciso di aprire
Romeo per celebrare la bellezza semplice della cucina romana di
ogni giorno, dai carciofi ai saltimbocca alla romana fino alla
crostata ricotta e visciole e giovedì gnocchi. - racconta
Massimo Scordino, fondatore e anima del locale aperto tutti i
giorni nei pressi all'ex Mattatoio -. A Testaccio il passato
convive con il presente e la nostra pizza è un omaggio alla vera
tradizione romana, sottile e al tempo stesso croccante. Vogliamo
conquistare residenti e turisti, accompagnandoli in un viaggio
gastronomico nel gusto autentico dei vicoli di Roma". E per chi
ha invece sete di novità e voglia di esperienze internazionali
può assaporare il lusso della prima Pasqua romana a firma del
pruristellato chef Alain Ducasse, dal brunch servito a La
Terrazza Krug con vista memorabile sui tetti di Roma al pranzo
della ricorrenza coi sublimi piatti dello chef monegasco.
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