A Carnevale Casanova ritorna in laguna. Questa volta non è rinchiuso ai Piombi ma si aggira con le detenute nel Carcere femminile della Giudecca. Non si tratta della trama di un'opera letteraria o di un film. "Casanova 300" è un'iniziativa che si inserisce nel calendario delle celebrazioni cittadine per ricordare i trecento anni dalla nascita del famoso veneziano Giacomo Casanova.
Una proposta dell'Associazione Venezia Pesce di Pace in collaborazione con la Compagnia dell'arte dei Maschereri e l'Unione Italiana insieme alle Comunità di Fiume, Lussinpiccolo e Orsera. Qui Casanova era di casa e a lui è dedicata una statua in bronzo. Da lunedì 27 gennaio un gruppo di detenute seguirà un corso di formazione tenuto da Nadia De Lazzari. Le recluse conosceranno la figura di Casanova, la sua storia e le sue avventure tra imperatori, ambasciatori, nobildonne.
Successivamente dal 21 febbraio al 4 marzo, tutti i pomeriggi a Dorsoduro 3200, sede della Compagnia dell'arte dei Maschereri, si terrà la mostra "Le Baute di Casanova".
Presentazione in anteprima al Caffè Florian, Sala delle Stagioni, il 16 febbraio alle 15,30. Sarà rievocata la leggenda di Casanova che, appena evaso dalle Prigioni di Palazzo Ducale, si diresse al Florian per gustare un caffè. All'esposizione - unica nel suo genere - sarà data massima evidenza alla tecnica artigiana dei maschereri. Le recluse che usciranno dal carcere saranno "guide" speciali alla mostra. L'iniziativa è regolata da una convenzione siglata dalla direttrice della Casa di reclusione della Giudecca Mariagrazia Bregoli. "Pensata per le detenute è un'occasione per sottolineare il legame di apertura e dialogo tra Venezia e la realtà carceraria. Per le recluse che saranno parte attiva è un'opportunità di riscatto sociale e di speranza", conclude l'ideatrice Nadia De Lazzari.
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