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Ponte 1 maggio, 4 miliardi giro affari con 10 milioni in vacanza

Ponte 1 maggio, 4 miliardi giro affari con 10 milioni in vacanza

Indagine Cna, mare monti laghi e città arte le più scelte

ROMA, 30 aprile 2025, 18:22

di Cinzia Conti

ANSACheck
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Oltre quattro miliardi. A tanto dovrebbe ammontare la spesa turistica complessiva realizzata nel ponte del 1 maggio, dal pomeriggio di mercoledì 30 aprile a domenica 4 maggio compresi. Lo prevede una indagine di Cna Turismo e Commercio che l'ANSA pubblica in anteprima. A girare per l'Italia in questo arco di tempo saranno non meno di dieci milioni di vacanzieri. Almeno in sei milioni pernotteranno fuori casa in strutture ricettive alberghiere e/o extra-alberghiere. Due milioni e mezzo i turisti provenienti da oltre confine. In maggioranza partiranno da Stati Uniti d'America, Europa centrale, Regno Unito e Paesi asiatici. La media dei pernottamenti è di tre notti, ma a farla salire saranno gli stranieri, che si fermeranno in media quattro notti con una tendenza alla crescita.

"Anche l'ultimo ponte di primavera fotografa le ottime condizioni del turismo italiano" dice la ministra del Turismo Daniela Santanchè sottolineando che particolarmente significative sono le 600mila presenze attese nei 26mila agriturismi che impreziosiscono l'offerta turistica tricolore. "Un'ennesima testimonianza di come l'autenticità e la genuinità della tradizione enogastronomica italiana - spiega - sia un fortissimo volano turistico. L'avvicinamento all'estate procede a gonfie vele".

Compatibilmente con le condizioni metereologiche, l'aria aperta (dal mare alla montagna e ai laghi) e le scelte esperienziali faranno la parte del leone in questo ponte primaverile. Ma anche città d'arte, con visite a orti botanici e bioparchi a grande richiesta, mete enogastronomiche e centri di benessere (terme, spa e così via) sono destinati ad attrarre numerosi turisti. Anche secondo l'osservatorio di Human Company e Thrends la stagione 2025 si preannuncia come di consolidamento per il turismo outdoor nel Belpaese con la previsione di 67,7 milioni di presenze: un dato in linea con l'andamento dei flussi turistici dell'ultimo anno; per l'estate (da giugno a settembre) le presenze previste sono circa 55,8 milioni, mentre si conferma la rilevanza strategica dei mesi spalla della stagione, come maggio e ottobre. A trainare il comparto è ancora una volta il mercato estero, per il quale si prevedono oltre 38 milioni di presenze (+1% rispetto al 2024). L'Italia si consolida sempre di più come destinazione "top of mind" per i turisti stranieri, mentre si rafforza nel nostro paese anche il posizionamento di player internazionali capaci di attrarre importanti flussi. Per il mercato domestico la previsione è di 29,7 milioni di presenze, in leggero calo rispetto all'anno precedente (-2%); ad incidere su questo aspetto la diminuzione del potere d'acquisto e la ricerca di destinazioni alternative nel Mediterraneo. Sul fronte geografico, le aree del Nord-Est e del Nord-Ovest si distinguono nuovamente per la loro capacità attrattiva, in particolare per la domanda estera: le presenze in queste due macro-regioni rappresentano quasi il 60% del totale, con oltre 31 milioni nel Nord-Est e quasi 10 milioni nel Nord-Ovest, entrambe in leggera crescita rispetto al 2024.

L'analisi dei dati ha permesso poi di stimare l'impatto economico diretto del settore outdoor nel 2025, che si attesterà attorno ai 4,97 miliardi; questo valore rappresenta il contributo all'economia portato dalla spesa dei turisti che hanno scelto formule outdoor. La stima del valore di spesa diretta pro capite giornaliera dei turisti ha portato a identificare un valore di circa 73 euro. Ampliando il calcolo, oltre che alla spesa diretta, anche alle spese indirette e all'indotto, si può arrivare ad una previsione di circa 8,85 miliardi di euro per l'impatto economico totale del settore outdoor.

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