Si è concluso, con l'approvazione dell'intesa da parte della Conferenza unificata Stato-Regioni, l'iter di adozione del nuovo Piano nazionale per la famiglia, elaborato dall'Osservatorio sulla famiglia del Dipartimento per la famiglia della presidenza del Consiglio, con il coordinamento del comitato tecnico-scientifico dell'Osservatorio.
Il piano è composto da 14 schede-azioni. "Si tratta di un documento innovativo - dichiara la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella -, fondato sul principio di sussidiarietà e orientato al potenziamento della rete dei Centri per la Famiglia quali strutture capillari di supporto, orientamento e accompagnamento sul territorio".
Sostegno alla natalità e Centri per la Famiglia
Il focus del Piano, si legge nel documento, è il sostegno alla natalità. E lo strumento per realizzare questo sostegno è proprio il Centro per la Famiglia "quale punto di riferimento per le famiglie sui territori, in un'ottica di hub di innovazione sociale" in cui coinvolgere le Regioni, gli enti del Terzo settore e le Associazioni delle famiglie.
La figura del Family welfare manager
Nel piano viene individuata anche una nuova figura "il Family welfare manager" in grado di coordinare le realtà territoriali che avranno il compito di "rispondere ai bisogni sempre più complessi delle famiglie".
"Il Family welfare manager sarà, pertanto, chiamato a rendere più efficace - viene sottolineato nel piano - l'operato di tutti i soggetti componenti le reti sia nell'identificare un piano di lavoro condiviso, che tenga anche conto dei fabbisogni delle famiglie, delle risorse umane e finanziarie disponibili, sia nel facilitare il confronto tra i portatori di interesse pubblici e privati rappresentati. Inoltre, lo stesso si farà promotore della diffusione delle iniziative realizzate presso le collettività locali".
Il sostegno nei primi 1000 giorni
Il Piano, inoltre, "intende contribuire a supportare la maternità, la paternità e la genitorialità, attraverso figure specifiche che affianchino la famiglia nei primi mille giorni, fin dall'inizio della gravidanza, valorizzando anche le esperienze già attive sui territori regionali. Queste figure dovrebbero affiancare la famiglia e sostenerla in tutti quei compiti di gestione e di cura quotidiane che i professionisti del mondo sanitario e assistenziale non svolgono".
Il welfare aziendale
Tra gli obiettivi che il piano si prefigge anche quello di costruire "un processo integrato per il potenziamento del welfare aziendale amico della famiglia" e di realizzare "un sistema informativo" per diffondere, tra l'altro, le agevolazioni e i supporti previsti dalla legislazione in favore delle famiglie.
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