Sarà venerdì pomeriggio l'autopsia
sul corpo di Oumar Ly Cheiko, il senegalese di 39 anni che la
sera del 22 settembre si è impiccato in una cella della Questura
di Bologna, dopo l'arresto per maltrattamenti in famiglia e
resistenza a pubblico ufficiale. L'incarico è stato conferito in
mattinata dal procuratore Giuseppe Amato e dal Pm Gabriella
Tavano al medico legale Matteo Tudini.
Il fascicolo è per omicidio colposo e, come atto di garanzia,
sono indagati i due poliziotti addetti alle camere di sicurezza,
difesi dagli avvocati Marco Zincani e Robert Venturi. "Sono
fiducioso nell'attività degli inquirenti e intendiamo far luce
celermente sulla dinamica dei fatti", ha detto l'avvocato
Zincani che ha nominato un consulente di parte e si è riservato
di produrre documentazione "per respingere ogni addebito". Anche
l'avvocato Rosa Ugolini, che rappresenta i familiari del
senegalese, e che aveva fatto istanza perché si procedesse
all'autopsia, ha nominato un proprio consulente.
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