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Truffa su permessi di soggiorno

Truffa su permessi di soggiorno

La procura ha chiesto il rinvio giudizio per lui e 6 stranieri

BOLOGNA, 27 marzo 2018, 14:43

Redazione ANSA

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Si faceva consegnare da cittadini stranieri tra i 100 e i 270 euro, spiegando loro che il denaro serviva per ottenere il permesso di soggiorno, ma in realtà i soldi erano esclusivamente per lui. La pm Morena Plazzi, dopo le indagini della polizia, ha chiesto il rinvio a giudizio per un dipendente del patronato Inas-Cisl di Bologna, accusato di truffa, falso in atto pubblico e corruzione. Oltre a lui la Procura ha chiesto di mandare a processo altre sei persone, tutte straniere, che nella maggior parte dei casi avrebbero contraffatto, con l'aiuto del 46enne, il documento che attestava il superamento del test di lingua italiana al fine di ottenere il permesso di soggiorno. Per rendere più credibile la storia il 46enne, che poi è stato allontanato dal posto di lavoro, realizzava false ricevute di cui consegnava una fotocopia alle sue vittime. In tutto sono 12 le persone offese, tra cui il presidente dell'Inas Cisl.
   

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