"Ciò che colpisce nei recenti fatti di cronaca accaduti in zona universitaria non è solo la giusta esasperazione di residenti e commercianti, ma la ricorrente affermazione 'gli spacciatori sono sempre gli stessi'.
Vero.
Con le leggi attuali non è infatti possibile tenere in carcere chi spaccia dosi in strada. Al massimo viene emesso un divieto di dimora, che viene sistematicamente ignorato. In attesa di una ormai, a mio giudizio, improrogabile modifica della legge si dovrebbe ripristinare la piena funzionalità del Cie di via Mattei, dove un po' di spacciatori potrebbero essere tenuti, in attesa della loro identificazione e poi espulsione". E' la proposta di Valter Giovannini, ex procuratore aggiunto di Bologna, che per anni si è occupato di sicurezza.
Quando il Cie venne chiuso, ricorda Giovannini, da qualche mese in pensione dalla magistratura, "si disse che era divenuto un luogo indegno per ospitare delle persone. Forse era così, ma se un ospedale diviene insano e fatiscente non si mettono i pazienti in strada, si ristruttura l'ospedale".
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