"1888: Bologna-oltralpe e ritorno" è il titolo di un ciclo di due appuntamenti di musica da camera che allude al confronto e agli scambi fra l'ambiente musicale italiano, bolognese in particolare, e quello tedesco costruiti attorno alla figura di Giuseppe Martucci, pianista compositore e direttore d'orchestra, dal 1886 direttore del Liceo musicale di Bologna. Wagneriano convinto e interessato al sinfonismo d'oltralpe, Martucci come direttore d'orchestra e come compositore diede un notevole contributo all'apertura della cultura musicale italiana verso la musica austro-tedesca. E se già dal 1871 Bologna era avamposto della diffusione del dramma musicale wagneriano in Italia, fu proprio Martucci a dirigere la prima di Tristan und Isolde, il 2 giugno 1888.
Il primo dei due appuntamenti, curati da Anna Quaranta e Anna Scalfaro nell'ambito del progetto La Soffitta 2022-2024, è in programma per il 24 febbraio alle 21 all'Auditorium del DAMSLab e dedicato alla vocalità di Wagner e Martucci. Il mezzosoprano Christine Streubühr e la pianista Anna Quaranta proporranno il ciclo dei Wesendonck-Lieder del compositore tedesco, scritti nel 1857-58. Mentre di Martucci, verrà presentata la versione originale per voce e pianoforte de La canzone dei ricordi, un poemetto lirico su versi di Rocco Emanuele Pagliara, pubblicato nel 1887 e più tardi trascritto per orchestra. Il 13 marzo (sempre alle 21) Giuseppe Martucci sarà affiancato a Johannes Brahms, il quale, già passato per Bologna nei suoi viaggi in Italia del 1882 e 1887, vi soggiornò ancora nel 1888, incontrando proprio Martucci. In scena ancora Christine Streubühr e Anna Quaranta, con la violinista Federica Giani, Francesca Levorato alla viola e Giuseppe Barutti al violoncello.
In continuità con il percorso vocale dell'appuntamento precedente, anche di Brahms verranno eseguiti i primi quattro titoli dei Fünf Lieder Op. 105, composti proprio in quegli anni.
Verranno poi presentati, di entrambi i musicisti, due lavori strumentali: i tre Pezzi per violino e pianoforte op. 67 di Martucci, ultimati nell'87 e pubblicati a Lipsia nel 1888, e il Quartetto per pianoforte e archi n. 3 op. 60 in Do minore.
Entrambi i concerti sono a ingresso libero.
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