/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Stella Assange, per Julian ci resta l'ultimo appello

Stella Assange, per Julian ci resta l'ultimo appello

Moglie fondatore Wikileaks a Biografilm, speriamo nella corte Ue

ROMA, 18 giugno 2023, 19:26

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Stella Assange, avvocato e moglie di Julian Assange, il fondatore di WikiLeaks a Bologna dalla platea di Biografilm con Laura Morante e Stefania Maurizi ha parlato della battaglia per la liberazione del marito Julian Assange in occasione della presentazione del documentario Ithaka - A Fight to Free Julian Assange di Ben Lawrence, evento speciale al festival.
    Un lavoro girato nell'arco di due anni tra Regno Unito, Europa e Stati Uniti sulla campagna portata avanti da John Shipton, 76 anni, padre di Assange in difesa del figlio. "Una campagna portata avanti in modo continuativo - dice Stella Assange - a margine di una settimana difficile perché abbiamo atteso 10 mesi per avere un riscontro dall'Alta Corte britannica che ha respinto l'appello di Julian Assange. La risposta negativa è stata una doccia fredda. Ci aspettavamo che Julian potesse presentare le sue argomentazioni dinanzi all'Alta Corte ma non è accaduto. Ora ci resta l'ultimo appello e Julian è a un passo dall'estradizione negli Stati Uniti con tutto quello che può comportare per la sua vita. Il caso di Julian finirà quando riusciremo a liberarlo. Ho visto mio marito pochi giorni fa ma ai nostri figli non è stato permesso. In questi giorni la sentenza e il dolore personale sono stati fortissimi - ha riferito Stella Assange - inoltre la morte di Daniel Ellsberg, grande amico di Julian avvenuta il 16 giugno a 92 anni è stato per lui un colpo durissimo".
    L'avvocatessa ha raccontato il regime di segregazione del marito: "è rinchiuso in un carcere di massima sicurezza dove non può avere contatti con il mondo, può uscire solo per prendere aria, non ha potuto leggere i documenti degli avvocato. Il telefono è l'unico mezzo, centellinato, che lui ha per comunicare con l'esterno. Questo si aggiunge al fatto che le persone a lui care invecchiano e muoiono, come Ellsberg, accusato di spionaggio nel 1973, pubblicatore dei Pentagon Papers, poi scagionato da tutte le accuse. Julian è solo e porta un peso enorme. Ora siamo alle battute finali e parte svantaggiato. Potrebbe essere estradato ma speriamo di no.
    Speriamo che la corte europea dei diritti umani si dica a suo favore. Questo è un caso estremante politico", ha ribadito la donna.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza