Assolti perché il fatto non sussiste entrambi gli imputati e assolte anche le due società, Hera e Herambiente, per insussistenza dell'illecito amministrativo. Si ribalta in secondo grado il processo sul caso dello stage di sette mesi in Hera concesso al figlio di un ex ispettore Anac, mentre era in corso una verifica dell'Anticorruzione sulla multiutility.
La Corte di Appello di Bologna (terza sezione penale, presidente Castore, giudice relatore Milelli) ha assolto l'ex ispettore Anac Alfredo Pirchio (difeso dal professor Vittorio Manes), che in primo grado, a luglio 2018, era stato condannato a due anni e otto mesi e il funzionario Hera Giancarlo Randi (avvocato Guido Camera), che aveva avuto una pena di cinque mesi e dieci giorni. Il reato contestato era induzione indebita a dare o promettere utilità. Hera Spa e Herambiente Spa erano difese dal professor Tommaso Guerini.
I fatti risalgono al 2015. Al tirocinio non seguì l'avvio di un rapporto di lavoro.
"Siamo ovviamente soddisfatti per questa auspicata decisione, che riconoscendo l'insussistenza del fatto conferma quanto abbiamo sempre sostenuto: non vi è prova di alcun rapporto corruttivo semplicemente perché nessuno scambio corruttivo vi è stato, giacché lo stage di pochi mesi a cui è stato ammesso il neolaureato figlio dell'ispettore Anac non aveva alcuna correlazione con la verifica in corso, che peraltro è stata rigorosissima e molto severa a carico della società Hera", dice il professor Manes, commentando l'assoluzione per il proprio assistito. "Resta, purtroppo, il rammarico per questa lunga vicenda processuale, iniziata nel lontano 2015, vicenda che, con una imputazione così infamante per un pubblico ufficiale, ha segnato irreversibilmente la vita personale e professionale di una persona che sino ad allora aveva ricevuto solo apprezzamenti ed encomi", aggiunge.
"Con la sentenza, finalmente, è stata riconosciuta l'innocenza degli accusati. Dopo tanti anni dall'inizio di questa vicenda, la Corte di appello ha riconosciuto che nessun reato è mai stato commesso, e che l'ispezione dell'Anac si era svolta nel pieno e trasparente rispetto dei ruoli, delle regole e delle procedure. Sono particolarmente lieto per l'ingegner Randi, un uomo la cui carriera si è contraddistinta sempre per professionalità e correttezza, qualità da tutti sempre riconosciutegli", afferma l'avvocato Camera difensore del funzionario Hera. "È una sentenza giusta e lungamente attesa, che accogliamo con grande soddisfazione. Oltre ad assolvere i due imputati, la Corte d'Appello ha infatti sancito anche l'assoluta correttezza e idoneità delle procedure adottate da Hera nella gestione dei rapporti con le Autorità di controllo, a dimostrazione della rigorosissima attenzione che il Gruppo dedica ai temi della legalità", commenta l'avvocato Tommaso Guerini, difensore di Hera e Herambiente.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA