"Magnifica ossessione" di
Orson Welles, racconta la storia del capitano Achab che solca
due oceani ossessionato dalla ricerca di Moby Dick: l'artista
statunitense portò al debutto il suo testo nel 1955 al Duke of
York's Theatre di Londra in un palco praticamente vuoto,
scegliendo di non dare al pubblico né mare, né balene, né navi.
Solo una compagnia di attori e sé stesso in quattro ruoli, Achab
compreso. Dal testo di Orson Welles, il regista Elio De Capitani
ha tratto lo spettacolo "Moby Dick alla prova" in scena domani e
dopodomani, 12 e 13 marzo, alle 20.30 al Teatro Ariosto di
Reggio Emilia nella traduzione della poetessa Cristina Viti.
"Il testo di Welles, inedito in Italia, è un esperimento
molteplice - spiega De Capitani - Blank verse shakespeariano,
una sintesi estrema del romanzo, personaggi bellissimi,
restituiti in modo magistrale e parti cantate. Noi abbiamo
realizzato questo spettacolo 'totale', con in più la gioia di
una sfida finale impossibile: l'apparizione del capodoglio. E
con un semplice trucco teatrale siamo riusciti a crearla in
scena".
Lo spettacolo gioca sul metateatro: una compagnia è alle
prese con il "Re Lear" di Shakespeare. Sennonché il capocomico
(lo stesso De Capitani) decide inaspettatamente di virare su
Melville. In scena accanto a De Capitani (che interpreta Achab,
padre Mapple, Lear e l'impresario teatrale) ci sono tre
generazioni di interpreti: Cristina Crippa, Angelo Di Genio,
Marco Bonadei, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Massimo
Somaglino, Michele Costabile, Giulia Viana, Vincenzo Zampa. La
musica dal vivo di Mario Arcari e i canti diretti da Francesca
Breschi.
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