Non li hanno fatti entrare in discoteca a festeggiare il Capodanno per il colore della loro pelle. E' l'accusa mossa da Europa verde, dopo quello che è successo la notte del 31 dicembre in una discoteca del centro di Forlì. I ragazzi, che avevano già acquistato il biglietto in prevendita, si sono infatti visti rifiutare l'accesso nel locale e per cercare di avere giustizia hanno chiamato il loro professore.
"Alcuni dei ragazzi - spiegano Cristina Mengozzi e Alessandro Ronchi, portavoce do Europa verde a Forlì-Cesena - avevano regolarmente acquistato il biglietto in prevendita, mentre altri erano intenzionati a farlo sul posto. Tuttavia, non è stato loro consentito di entrare. Può essere considerata una casualità o una coincidenza che tutti i ragazzi esclusi dall'ingresso fossero di colore?".
Gli studenti hanno allora chiamato un loro insegnante che ha consigliato di chiamare la Polizia. "Purtroppo - dice sempre Europa verde - le forze dell'ordine, regolarmente intervenute, non sono riuscite a risolvere la situazione". La strada dove si trova il locale forlivese è nel pieno centro della città e per la notte di Capodanno era stato previsto un rinforzo dei servizi delle forze dell'ordine.
Secondo la ricostruzione, non è stato concesso ai ragazzi nemmeno il rimborso della prevendita dei biglietti. "Ci aspettiamo quindi - dice Europa verde - che il locale si adoperi a correggere almeno questa anomalia e restituire la spesa ai ragazzi. Questi episodi, non più isolati ma di gravità e frequenza crescente, rappresentano a nostro modo di vedere un rischio per l'integrazione, la comprensione reciproca e la convivenza, e contrastano direttamente coi principi di uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione. Chiediamo alle autorità competenti di verificare i fatti e di adottare le misure necessarie per garantire il rispetto delle leggi e dei diritti delle persone".
Interpellati dall'edizione online del Resto del Carlino di Forlì, i gestori della discoteca negano però le accuse di razzismo e sostengono che quei ragazzi siano stati tenuti fuori perché erano ben conosciuti e in passato si sarebbero resi protagonisti di episodi spiacevoli. In alcune occasioni avrebbero portato nel locale anche bombolette con spray al peperoncino. "La sera di Capodanno - dicono i gestori - in discoteca ci saranno stati almeno altri duecento loro coetanei di origine straniera. Come si spiega?".
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