Sono state depositate le motivazioni della decisione della Cassazione con cui, il 23 gennaio, è stata annullata con rinvio ad una nuova valutazione del Tribunale del Riesame di Bologna, l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per l'omicidio di Pierina Paganelli a carico di Louis Dassilva. Il senegalese, difeso dai legali Riario Fabbri e Andrea Guidi, è in carcere dal 16 luglio 2024, ed ha visto l'accoglimento del proprio ricorso in Cassazione con rinvio e ora sarà fissata una nuova udienza.
Nove i motivi per cui la difesa di Dassilva è ricorsa in Cassazione, in buona parte accolti, segnalando illogicità nelle argomentazioni del Riesame. Respinta invece l'ipotesi alternativa avanzata dai legali di Dassilva che vedono il fratello della nuora Manuela, Loris Bianchi autore "potenziale" del delitto. Loris non avrebbe avuto l'attitudine fisica, né il movente, per compiere un gesto che la Cassazione definisce "tanto rapido e abile, quanto efferato".
Con il deposito delle motivazioni entro 15 giorni il Riesame di Bologna fisserà una nuova udienza in cui la difesa del senegalese potrà chiedere la scarcerazione. Nel frattempo potrebbe arrivare anche la decisione del gip Vinicio Cantarini che la scorsa settimana per tre lunghe giornate ha ascoltato la nuora della vittima, Manuela Bianchi, raccontare cosa sarebbe - secondo la donna - accaduto durante il giorno del ritrovamento del cadavere.
Bianchi, difesa dall'avvocata Nunzia Barzan e il consulente Davide Barzan, ha raccontato di essere stata avvisata da Dassilva della presenza di un cadavere nel garage. Attese tra domani e mercoledì inoltre la consegna delle perizie dei consulenti della difesa e della Procura sui telefonini e fonometrica. In particolare, il perito della squadra mobile avrebbe isolato nell'audio della morte di Pierina, registrata dalla telecamera di un condomino, la voce di uomo, riconducibile a Dassilva. Insomma davanti al Riesame quando si andrà, le parti dovranno discutere anche di nuove indizi e nuove perizie.
LEGALE BARTOLUCCI, 'LA CASSAZIONE DICE CHE VALERIA E' CREDIBILE'
"La mia cliente è stata, e lo è tutt'ora, al centro di fantasiose quanto diffamatorie, ricostruzioni circa l'esecuzione dell'omicidio della povera signora Paganelli e sul suo 'ruolo'' di 'fornitrice di alibi seriale' in favore del proprio marito, operate da chicchessia ed attraverso qualsiasi canale mediatico. Ritengo sia arrivato il momento di prendere atto che, oggi, gli Ermellini ritengono la signora Bartolucci credibile, e tale circostanza, volenti o nolenti, è un dato di fatto che supera ogni altra congettura". Lo dice l'avvocato Chiara Rinaldi che assiste Valeria Bartolucci, commentando con l'ANSA un passaggio della sentenza della Cassazione su Louis Dassilva. Accogliendo il ricorso della difesa dell'indagato per l'omicidio di Pierina Paganelli e rinviando ad un nuovo Riesame per la valutazione sulla sua posizione cautelare, la prima sezione penale della Suprema Corte definisce "illogica" l'argomentazione del Riesame che ritenne non credibile la versione di Bartolucci, moglie di Dassilva, sulla sera del giorno del delitto.
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