BRUXELLES - "L'Ue chiede il rilascio immediato e incondizionato di Viktor Babariko, nonché di tutti i prigionieri politici, i giornalisti detenuti e le persone che si trovano dietro le sbarre per aver esercitato i loro diritti fondamentali. Il regime deve fermare la repressione e l'ingiustizia e chiedere conto ai responsabili". Lo afferma in una nota il portavoce del Servizio europeo per l'azione esterna, Peter Stano.
Babariko, ricorda Stano è stato condannato oggi a 14 anni di carcere. Era detenuto dal 18 giugno 2020, per il solo motivo di aver tentato di esercitare il suo diritto politico di candidarsi alle elezioni presidenziali dell'agosto 2020. "Questa sentenza è uno degli almeno 125 recenti verdetti ingiusti e arbitrari dei tribunali bielorussi in processi politicamente motivati, spesso tenuti a porte chiuse e senza un giusto processo legale - si legge nella nota -. Oggi, la Bielorussia ha oltre 530 prigionieri politici, centinaia di casi documentati di tortura e una continua repressione contro tutti i segmenti della società. Il regime di Lukashenko viola chiaramente i diritti umani internazionali che si è impegnato a difendere", come confermato anche dal Relatore Speciale delle Nazioni Unite sulla Bielorussia.
Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, durante la sua vista in Lituania, ha incontrato la leader dell'opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaya. Secondo quanto precisato da fonti Ue Michel e Tikhanovskay, hanno discusso anche della condanna dell'ex capo di Belgazprombank ed ex candidato presidenziale, Babariko. In particolare, Michel ha definito la decisione della Corte suprema bielorussa "una mossa politica".
"L'Ue è saldamente al fianco del popolo bielorusso e continuerà" a restarci, ha scritto poi il presidente del Consiglio europeo su Twitter. Il "legittimo appello ad un futuro democratico e al rispetto delle libertà fondamentali e dei diritti umani deve essere finalmente ascoltato".
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