/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Von der Leyen, "sì ai negoziati per adesione della Bosnia in Ue"

Von der Leyen, "sì ai negoziati per adesione della Bosnia in Ue"

"Oggi la raccomandazione della Commissione al Consiglio"

12 marzo 2024, 11:17

Redazione ANSA

ANSACheck

Von der Leyen, "sì ai negoziati per adesione della Bosnia in Ue" © ANSA/AFP

STRASBURGO - "La Bosnia ha fatto più progressi in un anno che nell'ultimo decennio. Oggi decideremo di raccomandare al Consiglio l'apertura dei negoziati di adesione con la Bosnia-Erzegovina. Il messaggio della Bosnia-Erzegovina è chiaro. Anche il nostro messaggio deve essere chiaro. Il futuro della Bosnia-Erzegovina è nella nostra Unione". Lo ha annunciato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen alla Plenaria dell'Eurocamera. Il dossier sarà sul tavolo del prossimo vertice dei 27, a fine marzo.

"Oggi presentiamo un rapporto sui progressi della Bosnia-Erzegovina. Si tratta di un'analisi fattuale degli ultimi sviluppi. E traccia un quadro molto chiaro. Da quando abbiamo concesso lo status di candidato, la Bosnia-Erzegovina ha compiuto passi impressionanti verso di noi. In primo luogo, la Bosnia-Erzegovina è ora pienamente allineata alla nostra politica estera e di sicurezza, il che è fondamentale in questi tempi di turbolenze geopolitiche. In secondo luogo, il Paese sta adottando leggi importanti, come quella sulla prevenzione del conflitto di interessi, che si era arenata per 7 anni, e la legge contro il riciclaggio di denaro e il contrasto al finanziamento del terrorismo. Terzo, la gestione dei flussi migratori continua a migliorare e i negoziati per un accordo Frontex che sono pronti ad iniziare", ha spiegato von der Leyen. Inoltre "il Ministero della Giustizia ha accettato di includere nel casellario giudiziario nazionale le sentenze del Tribunale Penale Internazionale per l'ex Jugoslavia. E in ultimo, per quanto riguarda il dialogo e la riconciliazione, "è appena diventato operativo un nuovo Comitato direttivo per il consolidamento della pace", ha osservato ancora la numero uno di Palazzo Berlaymont. "Naturalmente, sono necessari ulteriori progressi per entrare a far parte dell'Unione. Ma il Paese sta dimostrando di essere in grado di poter adeguarsi ai criteri di adesione e all'aspirazione dei suoi cittadini a far parte della nostra famiglia", ha sottolineato. 

La presidente ha anche parlato della situazione a Gaza. "Dobbiamo garantire la sicurezza della distribuzione degli aiuti a Gaza. Questo rende ancora più importante lavorare con le agenzie che sono ancora presenti sul posto. E questo è il caso dell'Unrwa. A gennaio sono state mosse gravi accuse contro alcuni membri del personale dell'Unrwa. Per questo motivo abbiamo deciso di valutare le nostre decisioni di finanziamento. Da allora, le Nazioni Unite hanno condotto un'indagine interna e hanno creato un gruppo di revisione indipendente, guidato da Catherine Colonna", ha detto von der Leyen. "L'Unrwa ha anche accettato di sottoporsi a una verifica da parte di esperti esterni nominati dall'Unione Europea. Di conseguenza, procederemo con il pagamento di 50 milioni di euro a sostegno dell'Unrwa. Le prossime tranche saranno erogate non appena l'Agenzia adotterà gli altri altri passi che abbiamo concordato insieme. Tutto questo con un semplice obiettivo: fare in modo che ogni euro che investiamo venga sia speso secondo le nostre regole e raggiunga i palestinesi che ne hanno bisogno", ha sottolineato. 

"Oggi posso annunciare che abbiamo attivato il meccanismo di protezione civile dell'Ue per rafforzare il nostro sostegno. E incoraggio tutti gli Stati membri a contribuire con i loro mezzi, per consentire una fornitura stabile e significativa di aiuti a Gaza". Von der Leyen ha poi ricordato l'attivazione del corridoio marittimo per inviare gli aiuti a Gaza via mare. "Mentre parliamo, una nave sta salpando da Cipro verso il nord di Gaza. Questo corridoio marittimo è il risultato di una cooperazione internazionale senza precedenti, sotto la guida del Presidente Nikos Christodoulides. Abbiamo lavorato fianco a fianco non solo con Cipro, ma anche con gli Emirati Arabi Uniti, gli Stati Uniti e il Regno Unito. Io ero al porto di Larnaca pochi giorni fa, per assistere agli ultimi preparativi prima della partenza della nave. Una volta pienamente operativo, questo corridoio marittimo potrebbe garantire un flusso sostenuto, regolato e robusto di aiuti a Gaza. È la prima volta che una nave è autorizzata a consegnare aiuti a Gaza dal 2015. Ed è un'ulteriore ancora di salvezza per la popolazione di Gaza", ha spiegato.

A Gaza "la situazione sul campo è più drammatica che mai e ha raggiunto un punto di svolta. Abbiamo visto le notizie di bambini che muoiono di fame. Non è possibile. E dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per fermarlo. Tutti sanno quanto sia difficile spostare gli aiuti dentro e fuori Gaza. È necessario utilizzare tutte le vie per raggiungere le persone bisognose. È qui che entra in gioco il corridoio marittimo. Può contribuire ad aumentare la quantità di aiuti che raggiungono effettivamente le persone nel nord di Gaza", ha continuato la presidente della Commissione europea all'Eurocamera. "Gli Stati Uniti si adopereranno per allestire un porto galleggiante per scaricare le navi. Finché non sarà pronto, lavoreremo con navi più piccole. Gli Emirati Arabi Uniti e altri partner cofinanzieranno il carico. Cipro gestirà le partenze dal porto di Larnaca. E noi, l'Unione Europea, intensificheremo il nostro supporto logistico a terra. Un team di coordinamento dell'Ue è presente a Cipro", ha aggiunto. "Nelle attuali circostanze, gli aiuti da soli non risolveranno la crisi. Naturalmente Israele ha il diritto di difendersi e combattere Hamas. Ma la protezione dei civili deve essere garantita in ogni momento, in linea con il diritto internazionale. In questo momento c'è solo un modo per ripristinare un flusso adeguato di aiuti umanitari. La popolazione di Gaza ha bisogno di una pausa umanitaria immediata che porti a un cessate il fuoco sostenibile. E ne hanno bisogno adesso". 

Von der Leyen ha poi parlato di "ulteriori sanzioni" che la Commissione europea sarebbe pronta a confermare nei confronti dell'Iran nel caso in cui il Paese "fornisca missili balistici alla Russia, come recentemente riportato". "Teniamo presente che il rischio di un'ulteriore escalation è reale. La situazione al confine tra Israele e Libano continua ad essere esplosiva. L'Iran ha continuato ad alimentare le tensioni regionali, ad esempio con il suo sostegno ai terroristi Houthi nello Yemen. Così come sappiamo che continua ad alimentare la guerra della Russia contro l'Ucraina e siamo pronti a rispondere con ulteriori sanzioni, ha concluso la presidente. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.