BRUXELLES - La Commissione europea agisca subito e verifichi se le recenti campagne denigratore portate avanti da Elon Musk contro alleati degli Stati Uniti siano conformi alla legge europea. Lo chiedono una quarantina di eurodeputati socialisti e liberali, tra cui l'italiano Sandro Gozi, in una dura lettera di cui l'ANSA ha preso visione, inviata alla presidente Ursula Von der Leyen e alla Commissaria per la sovranità tecnologica Henna Vikkunen e a quello per lo Stato di diritto Michael McGrath.
"Scriviamo per esprimere la nostra profonda preoccupazione per le interferenze perpetrate da Elon Musk, in particolare nella campagna elettorale tedesca e, prima ancora, in Irlanda".
"Elon Musk - si legge nella lettera - non è solo un miliardario straniero, ma anche un futuro membro dell'amministrazione Trump che sta attaccando spudoratamente i più grandi alleati dell'America. Egli è anche il proprietario di una grandissima piattaforma che utilizza la sua rete sociale per promuovere le sue opinioni personali a costo di una visibilità artificiale dei suoi post e di contenuti fuorvianti. Mentre il Parlamento europeo si appresta a istituire la Commissione speciale sullo scudo democratico europeo, che esaminerà rapidamente questo caso particolare, la Commissione deve esaminare la conformità con il Digital Service Act delle recenti campagne denigratorie portata avanti da Musk".
"Inoltre - si chiedono gli eurodeputati - dov'è la Commissione Europea e cos'ha intenzione di fare ora che si è accorta che la piattaforma X non rispetta le norme? Lo scorso maggio avete promesso di istituire uno scudo democratico. La sua l'attuazione deve iniziare con l'uso degli strumenti già esistenti per opporsi interferenze straniere, da qualunque parte provengano".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA