BRUXELLES - "La Lituania destinerà nei prossimi anni il 5-6% del Pil in difesa. Io sono lituano e sarò dunque di parte ma credo sia quello di cui abbiamo bisogno: la Russia spende il 9% del Pil". Lo ha detto Andrius Kubilius, commissario europeo per la Difesa e lo Spazio, durante la conferenza annuale dell'Agenzia europea per la difesa, precisando che l'aspetto finanziario "non può ridurre" l'impegno sulla difesa per l'Europa.
"L'economia di guerra russa funziona a pieno ritmo, le fabbriche lavorano giorno e notte, producendo armi e munizioni", ha continuato il commissario. "L'anno scorso, gli Stati membri dell'Ue hanno speso in media l'1,9% del Pil per la difesa, un aumento del 30%, ma ancora lontano da ciò che è necessario", ha detto. "Perché al momento le lacune nelle nostre capacità di difesa sono molto, molto gravi, le carenze di materiale militare, se confrontate con l'economia bellica russa, sono colossali e non possiamo più permetterci un approccio frammentato, un approccio incrementale", ha aggiunto Kubilius.
"Abbiamo bisogno di 'big bang' per aumentare la produzione e l'acquisizione della difesa, abbiamo anche bisogno di un approccio europeo e ciò significa una maggiore cooperazione industriale, a partire dalla ricerca e sviluppo", ha aggiunto. "La domanda aggregata andrà a vantaggio degli Stati membri, l'ampiezza della domanda comporterà una riduzione dei costi delle attrezzature di difesa e gli Stati membri continueranno a decidere quali capacità sviluppare e acquisire: sono al posto di comando, questo non cambia", ha sottolineato. "L'Ue li aiuterà a sviluppare e acquisire le capacità in modo più rapido, economico e congiunto e a consegnare il materiale in tempo", ha detto ancora il lituano..
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