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Esperto Bruegel, 'piano Ue passo in avanti ma non è svolta'

Esperto Bruegel, 'piano Ue passo in avanti ma non è svolta'

'Nulla di serio sui fondi comunitari, non aiuterà le capitali'

BRUXELLES, 04 marzo 2025, 12:27

Redazione ANSA

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"E' un passo nella giusta direzione ma non si tratta di una svolta". Lo afferma Guntram Wolff, analista del Bruegel Institute di Bruxelles, commentando il piano sulla difesa presentato da Ursula von der Leyen. Wolff è l'autore di un recente rapporto molto citato sulle esigenze per rimpiazzare il sostegno americano in Europa.
    "Il nodo principale - prosegue - è che non c'è nulla di serio sui fondi comunitari e sull'incentivazione degli appalti congiunti: il rilassamento del Patto di stabilità può aiutare alcuni Paesi ma alla fine resteranno le restrizioni per i Paesi ad alto debito, come la Francia e l'Italia, che dovranno comunque prendere decisioni politiche". In pratica i mercati terranno d'occhio i singoli Paesi sulla base del loro spazio di bilancio.
    Nel caso di Berlino, invece, la camicia di forza viene dalle regole interne e va ancora capito, dato che il nuovo governo è in via di definizione, come finirà sul tema del debito sì debito no. "Nella lettera agli Stati membri von der Leyen parla di prestiti - precisa - per la parte di finanziamenti comunitari (in tutto 150 miliardi, ndr) e questo significa che il debito ricadrà sui bilanci nazionali". Anche per quanto riguarda l'incentivazione degli appalti congiunti Wolff reputa che il piano faccia "molto poco".
   

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