L'Italia "vuole fare la sua
parte per la ripresa della Siria, il nostro impegno politico e
finanziario sarà all'altezza della sfida". E' questa la linea
che il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha portato a
Bruxelles sul dossier Siria, che nel pomeriggio sarà al centro
della prima Conferenza dei donatori con la partecipazione del
nuovo governo di Damasco.
Per il titolare della Farnesina oggi, la Siria può "guardare
al futuro con speranza. La caduta del regime di Assad ha aperto
una finestra di opportunità per la Siria per iniziare un
percorso di pace, unità, giustizia e crescita". Allo stesso
tempo però Tajani sottolinea come la situazione resti molto
fragile: "L'Italia ha assistito con grande preoccupazione alle
violenze verificatesi negli scorsi giorni nella parte
occidentale del Paese, a danno della minoranza alawita, che
abbiamo condannato fermamente. Ci aspettiamo che la nuova
dirigenza a Damasco mantenga fede alla promessa di punire i
responsabili e proceda in un percorso di riconciliazione
nazionale basato sull'inclusione, con pari diritti e doveri, di
tutte le componenti del Paese, inclusi i cristiani". Tajani nel
suo intervento ribadirà l'opportunità di aver chiesto, nelle
settimane scorse, la sospensione delle sanzioni. Il governo
siriano - secondo il ministro degli Esteri - ha già compiuto
molti passi importanti in direzione di una transizione politica
inclusiva, aperta a tutte le componenti della società siriana.
In questo la Conferenza di dialogo nazionale, la Dichiarazione
costituzionale e agli accordi raggiunti con gli ex gruppi di
opposizione armata, come i curdi, sono stati passaggi
importanti.
Sul piano dell'assistenza il governo italiano, assicurerà
Tajani, sarà al fianco di Damasco. L'Italia ha contribuito con
fondi per l'assistenza umanitaria - l'anno scorso il totale è
stato di 45 milioni di euro - ma nel nuovo contesto in Siria le
attività dell'Italia si focalizzeranno su ripresa e sviluppo.
Roma è pronta a dare un via libera ad una nuova tranche di aiuti
e, in particolare, ad impegnarsi per il ripristino della
funzionalità della Centrale Elettrica di Deir Ali.
La conferenza dei donatori sulla Siria sarà co-presieduta
dall'Alto Rappresentante Kaja Kallas, e dai commissari Ue per il
Mediterraneo Dubravka Šuica e per la Gestione delle Crisi Hadja
Lahbib, e oltre dal Ministro degli Esteri Asaad Al-Shaibani.
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