BRUXELLES, 18 MAR - "Le reti russe e cinesi amplificano reciprocamente i contenuti, rafforzando la messaggistica anti-occidentale". È uno dei passaggi cruciali del terzo rapporto del Servizio europeo d'azione esterna (Seae) sulle operazioni di manipolazioni e interferenze informative straniere (Fimi), in cui si parla di un "allineamento strategico" tra i cluster Fimi di Mosca e Pechino, "principalmente attraverso la promozione incrociata fatta da media controllati dallo Stato come RIA Novosti, RT, Sputnik, Cgtn e Global Times". Nel 2024, novanta Paesi e 322 organizzazioni sono stati bersaglio di attacchi da parte di manipolazioni e interferenze informative straniere.
Il rapporto, che analizza 505 incidenti Fimi nel periodo che va dal 4 novembre 2023 al 4 novembre 2024, prende in esame per la prima volta l'architettura messa in piedi specificamente da Russia e Cina per condurre le loro operazioni Fimi. Con la cosiddetta Matrice di esposizione Fimi, si svela come gli attori delle minacce costruiscono e sfruttano diversi livelli di infrastruttura digitale per eseguire le operazioni Fimi. "Alcuni nodi" della rete "si impegnano con entrambe le parti, diffondendo contenuti da canali attribuiti alla Russia e alla Cina" scrivono gli esperti, sottolineando come questa convergenza sia più evidente nelle "narrazioni comuni che prendono di mira le istituzioni occidentali" ritraendo spesso Ue, Usa e Nato come "deboli, instabili o impegnati nel neocolonialismo e nelle provocazioni regionali".
"L'obiettivo generale è plasmare la percezione globale della guerra a favore della narrazione ingannevole della Russia", si legge nel report. Le piattaforme social sono il focolaio dell'attività Fimi, con X che "da solo rappresenta l'88% delle attività rilevate".
Come per il 2023, l'Ucraina rimane la principale vittima degli attacchi Fimi russi, con quasi la metà degli incidenti registrati, 257, nel campione analizzato. Secondo gli esperti, l'infrastruttura Fimi russa si rivolge da un lato agli ucraini per "indebolire la resistenza del Paese" alla guerra, e dall'altro agli alleati occidentali per "indebolire il sostegno" a Kiev all'Ucraina".
Dopo l'Ucraina, la Francia è il Paese più colpito. Tra i principali obiettivi, i giochi Olimpici e Paralimpici di Parigi e le elezioni legislative francesi. Analoga sorte è toccata alla Germania e in particolare il governo di coalizione. "Nei 73 casi individuati gli attacchi sono avvenuti in occasione di eventi politici, visite internazionali e proteste degli agricoltori, che hanno suscitato grande attenzione da parte dei media". Tra gli Stati più colpiti, anche la Moldavia, dove si sono tenute le presidenziali e il referendum per l'adesione all'Ue, e l'Africa, con i membri dell'Alleanza degli Stati del Sahel (Mali, Niger e Burkina Faso) che sono stati "bersagli frequenti" degli attacchi Fimi. "L'Ue è uno dei principali obiettivi", si legge ancora nel report, in cui si sottolinea come ad essere maggiormente esposti siano da un lato i Paesi dell'Est e i Baltici e dall'altro, la Germania e la Francia "regolarmente bersaglio di campagne localizzate".
Le operazioni Fimi non si sono limitate ai Paesi, ma hanno preso di mira anche organizzazioni e individui. L'Ue, la Nato, i media indipendenti e i difensori della Fimi, come Bellingcat, EU DisinfoLab e Correctiv sono stati tra i più attaccati. Nel mirino anche funzionari di alto livello come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e l'alta rappresentante Ue in carica Kaja Kallas e il suo predecessore, Josep Borrell.
"Allo stesso tempo i media russi e cinesi ritraggono la propria leadership come forte e sostenuta a livello mondiale, contrapponendola alla presunta instabilità che associano ai Paesi occidentali", si legge ancora. La propaganda russa ha puntato il mirino, come era prevedibile, anche sulle Europee del 2024. "Le elezioni sono state un obiettivo chiave degli attacchi" di manipolazioni e interferenze informative straniere (Fimi) "in un anno in cui oltre la metà della popolazione mondiale si è recata alle urne, con 42 tentativi Fimi russi registrati durante le elezioni europee di giugno", spiega il rapporto.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA