La proposta italiana si
inserisce in un contesto europeo già attivo su questo fronte,
dove diversi Stati membri hanno adottato misure per limitare o
vietare l'uso dei dispositivi mobili nelle scuole, in
particolare per gli alunni più piccoli.
In Italia, il ministero ha già avviato interventi concreti:
"A partire da settembre 2024, è stato disposto il divieto di
utilizzo degli smartphone in classe per tutti gli alunni, dalla
scuola dell'infanzia alla secondaria di primo grado. Rimane
consentito l'uso dei dispositivi previsti nei piani didattici
personalizzati per studenti con disabilità o disturbi specifici
dell'apprendimento. Se vogliamo davvero bene ai nostri figli,
dobbiamo garantirgli a scuola una pausa dai cellulari", ha
osservato Valditara, indicando che "è necessario un approccio
coordinato a livello europeo anche sul tema dell'accesso ai
social network per contrastare fenomeni come cyberbullismo,
pedopornografia, atti di autolesionismo e violenza di genere".
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