Siti Internazionali
Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka
'Sport: Stories of Brotherhood, Hope
and Value', storie di fratellanza, speranza e valori. C'è tutto
questo nel racconto fatto oggi al Padiglione Italia di Expo 2025
Osaka nel primo evento congiunto con il Vaticano.
E non poteva che essere lo sport il collettore comune, perché
"la cifra di questo padiglione è proprio l'umanità, è la realtà
che si celebra attraverso l'arte" spiega il Commissario generale
per l'Italia a Expo 2025 Osaka, l'ambasciatore Mario Vattani, ma
l'arte "è anche quella del muoversi, del competere, del
misurarsi l'uno con l'altro, di farlo con correttezza".
Una tesi che Stefano Riccardi, Direttore del Padiglione Santa
Sede, sposa totalmente, perché "lo sport è un qualcosa che
unisce" e quindi "anch'esso è fonte di evangelizzazione".
L'evento, in collaborazione con VS Academy, è stato guidato dal
giornalista e narratore sportivo Federico Buffa, che ha condotto
gli ospiti attraverso il racconto dello sport come strumento di
coesione sociale, ispirazione e speranza.
Valori che Damiano Tommasi, ex giocatore della Roma e oggi
sindaco di Verona, racconta di aver vissuto nella sua storia
familiare ma anche "in quella professionale dello sport" di cui
ha mantenuto le deleghe della sua amministrazione.
Insieme a Tommasi sul palco si sono alternati atleti e atlete
di altre discipline, campioni olimpici che hanno una cosa in
comune, ovvero "aver vissuto attraverso lo sport la concretezza
di alcuni valori che sono quanto mai attuali in questo momento
di tecnologia, di intelligenza artificiale, dove sembra che le
macchine superino la creatività e l'umano sentire" aggiunge il
sindaco di Verona.
"Nello sport si crea la fratellanza" racconta Andrea Lo
Cicero, ex giocatore della nazionale italiana di rugby, che si
crea "perché tutti facciamo qualcosa dentro quel campo". Poi
finito "il momento della competizione, c'è la vita di tutti i
giorni quando si spengono i riflettori" aggiunge Lo Cicero,
"molte persone devono imparare a riprendere in mano tutto
questo".
Ai due eventi hanno partecipato anche Alfredo Trentalange,
figura di riferimento nel mondo arbitrale e dirigente sportivo,
Pino Maddaloni, campione olimpico di judo, Cecilia D'Angelo,
dirigente sportiva con un forte impegno nel sostegno alle nuove
generazioni, Carol De Lisanti, attivista impegnata per
l'inclusione attraverso lo sport, e Alessandra Sensini,
plurimedagliata olimpica e simbolo della vela italiana.
E Massimo Ficcadenti, allenatore di calcio con esperienza
internazionale che ha lavorato anche in Giappone. "Siamo due
Paesi lontani" dice Ficcadenti, ma siamo "uniti da tante cose
che molti non conoscono, come il rispetto, la fratellanza, il
modo di vivere e l'amicizia, l'accoglienza".
ANSAcom - In collaborazione con Padiglione Italia a Expo 2025 Osaka
Ultima ora